MARIA CHIARA PESOLA

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVII


supervisore: Clelia Rossi-Arnaud

Titolo della tesi: How Fragile is Memory? Examining Reactivation and Survival-Related Stimuli Effects

I presenti studi sono stati condotti con l'obiettivo di indagare la fragilità della memoria. A tal fine, sono state condotte tre linee di studio che hanno esplorato il ruolo della riattivazione della memoria e degli stimoli legati alla sopravvivenza sulle successive prestazioni di memoria. In primo luogo, la riattivazione della memoria per gli stimoli emotivi è stata studiata utilizzando un paradigma già validato in letteratura (Hupbach et al., 2007; 2008; 2009) in cui gli oggetti neutri sono stati sostituiti con immagini negative e neutre. Ci si aspettava che i ricordi relativi a stimoli negativi fossero più resistenti al cambiamento dopo la riattivazione, a differenza dei ricordi relativi a stimoli neutri, che avrebbero dovuto mostrare maggiori intrusioni. I risultati della prima serie di esperimenti suggeriscono che né la riattivazione della memoria né la valenza dello stimolo sono fattori che portano all'aggiornamento della memoria nell'ambito del paradigma utilizzato. Il secondo filone di ricerca ha indagato la riattivazione della memoria in un paradigma diverso, quello dell'oblio indotto dal recupero, per capire se sia possibile superare l'oblio in condizioni di affaticamento cognitivo, replicando ricerche precedenti (Tumen & Ikier, 2021), e quale sia la relazione con la memoria di lavoro. Per quanto riguarda l'ipotesi di ricerca, i tre esperimenti hanno dato risultati non significativi, in quanto il gruppo non affaticato ha mostrato la stessa quantità di effetto RIF rispetto al gruppo sperimentale. Inoltre, non è stata trovata alcuna relazione significativa con la memoria di lavoro. Infine, il terzo filone di ricerca mirava a indagare le prestazioni della memoria in presenza di stimoli legati alla sopravvivenza, sulla scia degli studi di Nairne et al. (2007; 2012). L'insieme dei quattro esperimenti mostra che gli stimoli legati alla sopravvivenza migliorano le prestazioni della memoria in una serie di compiti. Nel complesso, questi studi sembrano suggerire che la stabilità della memoria persiste di fronte alla destabilizzazione della stessa, il che può essere interpretato nel contesto del suo valore adattativo.

Produzione scientifica

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