Marco Rispoli si è laureato in Lingua e Letteratura Tedesca all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Ha proseguito gli studi a Vienna e quindi a Pisa, dove ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Letterature Straniere Moderne nel 2003. A partire dal 2004 ha tenuto insegnamenti di Storia della Cultura di Lingua Tedesca e di Letteratura Tedesca presso diverse università. Ha inoltre ottenuto un assegno di ricerca tra il 2006 e il 2008 presso l'Università degli studi di Udine. Nel 2008 diventa ricercatore universitario presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Anglo-Germaniche e Slave dell'Università di Padova. A partire dal 2016 è professore associato, dal 2021 professore ordinario di Letteratura Tedesca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dello stesso ateneo. Ha trascorso diversi periodi di ricerca all'estero (Vienna, Berlino, Francoforte, Augsburg), grazie a finanziamenti di istituzioni tedesche (DAAD, Alexander von Humboldt-Stiftung) e austriache (ÖAD). Nelle sue ricerche ha affrontato testi e autori appartenenti a un arco temporale che va dal tardo Settecento al Novecento, soffermandosi con particolare attenzione sulla stagione del Vormärz (in primo luogo sull’opera di Heinrich Heine) e sulla Jahrhundertwende (soprattutto sulla Wiener Moderne). Tra le sue pubblicazioni si ricordano qui le monografie "Parole in guerra: Heinrich Heine e la polemica" (2008), "Hofmannsthal und die Kunst des Lesens" (2021), nonché la cura e traduzione del carteggio tra Franz Kafka e Max Brod ("Un altro scrivere", in collaborazione con Luca Zenobi, 2007) e di vari testi, tra gli altri di Rosa Luxemburg ("Un po' di compassione", 2007); Hugo von Hofmannsthal ("Le parole non sono di questo mondo", 2004; La lettera di Lord Chandos e altri scritti, 2017); Friederike Mayröcker ("Gli addii", 2007) e Joseph Roth ("Hotel Savoy", 2013).