Thesis title: Rappresentazione e testimonianza dell’internamento e del disagio mentale nella letteratura italiana del Novecento e del post-Basaglia: i casi di Amelia Rosselli e Alda Merini
La presente ricerca intende analizzare il tema della rappresentazione della malattia mentale e dell’internamento nella produzione letteraria di Amelia Rosselli e Alda Merini, tra le maggiori poetesse del Novecento entrambe segnate dalla drammatica esperienza del disturbo mentale.
Ai fini di una corretta contestualizzazione della ricerca è stata effettuata una ricostruzione storica, legislativa e sociale della gestione della malattia mentale in Italia dagli albori del Novecento fino al periodo successivo alla legge 180 del 1970, conosciuta come “legge Basaglia”. Ne è emerso un quadro in cui il Novecento risulta un secolo dominato dall’istituzione manicomiale che conserverà le sue caratteristiche originarie invariate fino alla rivoluzione basagliana. Particolare attenzione è stata rivolta, in questa prima parte della tesi, all’internamento femminile, che presenta caratteristiche peculiari e distinte legate al genere, ed è pertanto meritevole di un’attenzione specifica.
Dopo la contestualizzazione della gestione della malattia mentale nel Novecento italiano si è scelto di procedere con uno studio approfondito della biografia e della produzione di Amelia Rosselli e Alda Merini, con particolare attenzione all’esperienza della malattia mentale e ai ricoveri nei luoghi di cura, per poi proseguire con l’analisi delle opere letterarie che conservano traccia di tali vissuti.
Il progetto di ricerca è stato volto non solo all’analisi delle opere edite delle due autrici, ma anche all'individuazione e allo studio di eventuali testi ancora inediti sul tema, e di elementi utili a gettare nuova luce sull'interpretazione delle loro opere. A tale proposito sono state effettuate ricerche in diversi archivi e biblioteche, in particolare presso il Centro Manoscritti dell'Università di Pavia, in cui si conservano fondi documentari relativi a entrambe le poetesse, presso l’Archivio dell’Ex Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma e presso il Fondo Amelia Rosselli del Polo bibliotecario Umanistico sociale dell’Università della Tuscia di Viterbo che conserva i volumi appartenuti alla poetessa. Un ulteriore volume postillato da Amelia Rosselli è stato scoperto durante le ricerche condotte presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Dopo un’attenta analisi della produzione letteraria delle poetesse, si è individuato un corpus di opere che riportano chiare tracce dei temi indagati. Si sono, quindi, selezionate per ognuna delle due autrici, tre opere in prosa e una raccolta poetica risultate maggiormente significative ai fini della ricerca.
In merito all’opera di Rosselli è stata selezionata la prosa in lingua francese Sanatorio 1954, scritta durante il lungo periodo di ricovero presso la celebre clinica svizzera Bellevue. Si è proceduto a ricostruire la storia del dattiloscritto e la vicenda editoriale dell’opera, ponendo anche l’accento sull’autobiografismo schermato dall’autrice rinvenibile nel testo.
Al fine di offrire una più accurata analisi dell’opera, che colpisce per la sua intensità, si è ritenuto utile procedere alla traduzione per la prima volta, dal francese all’italiano, dell’intera prosa a cui è stata fatta seguire l’individuazione e l’analisi dei temi pregnanti e delle intertestualità rinvenibili. Le altre prose di Rosselli analizzate sono Diario Ottuso (1954-1969) e Storia di una malattia .
Dalla produzione poetica di Amelia Rosselli è stata individuata come emblematica, in merito al tema della malattia mentale, la raccolta Serie Ospedaliera (1963-1965). Ne sono stati analizzati i temi ricorrenti, tra i quali il delirio, i sonniferi, l’elettroshock.
La sezione del lavoro dedicata ad Amelia Rosselli si completa con una serie di lettere inedite in lingua inglese inviate dalla poetessa al fratello John durante il suo lungo periodo di ricovero presso la celebe clinica svizzera Bellevue. Tali missive, mai pubblicate prima, sono state ritrovate durante le ricerche svolte presso il Fondo Amelia Rosselli conservato presso il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e hanno permesso di ricostruire un periodo fino a oggi inesplorato della biografia della poetessa che restituisce anche le sue letture giovanili, che è stato possibile ricostruire individuando i volumi citati nelle lettere al fratello nel fondo bibliotecario viterbese.
Il percorso dedicato ad Alda Merini, riportato nella terza parte della tesi, parte anch’esso dalla ricostruzione della biografia dell’autrice internata lungamente presso l’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Come avvenuto per l’analisi della produzione rosselliana, anche dall’intera e oltremodo numerosa produzione meriniana sono state selezionate e analizzare tre opere in prosa e una raccolta in versi in cui la rappresentazione dell’internamento e della malattia mentale risultano più evidenti: L’altra verità. Diario di una diversa, Delirio amoroso e Lettere al dottor G, opera che raccoglie gli scritti manicomiali di Merini dedicati al medico Enzo Gabrici. Grande attenzione è stata riservata all’analisi della silloge poetica La Terra Santa di cui è stato ricostruito il lavoro sulle carte preparatorie dell’opera grazie ai documenti conservati presso il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e sono stati analizzati i temi ricorrenti, lo stile e soprattutto l’interessante sistema metaforico.
Anche per la produzione della poetessa milanese si è proceduto a un lungo scavo d’archivio presso il Fondo Alda Merini conservato al Centro Manoscritti di Pavia. Sono state così ritrovate diverse poesie inedite di tema manicomiale e una prosa completa, anch’essa inedita, intitolata Una mente malata. Tali testi non sono stati riportati nella presente tesi a causa del diniego all’autorizzazione da parte delle eredi di Alda Merini, pertanto si riferiscono, in questa sede, le collocazioni, la contestualizzazione e le descrizioni utili a futuri studi sull’argomento.
Il presente lavoro si chiude con una quarta e ultima parte contente un confronto tra le opere e le intersezioni letterarie individuabili tra le due poetesse.