Titolo della tesi: Technological Addictions: The Influence of Emotions, Personality Traits, and Sociocultural Variables on New Disorders of the Digital Age
Questa tesi di dottorato esamina le relazioni tra i disturbi legati alla Internet Addiction (IA) e diverse variabili psicologiche e comportamentali, come la Fear of Missing Out (FoMO) o paura di essere esclusi e/o di perdere esperienze potenzialmente gratificanti, la disregolazione emotiva e i tratti della personalità, in vari campioni e contesti culturali. Le ricerche precedenti si sono concentrate principalmente sulla popolazione generale, spesso trascurando le differenze culturali e di genere nello sviluppo della dipendenza da Internet. Questa tesi mira a colmare tali lacune, fornendo un'analisi approfondita attraverso diverse demografie.
Questa tesi è strutturata in diverse sezioni.
La prima parte è teorica e mira a inquadrare il fenomeno della IA e i disturbi correlati, illustrando lo stato dell’arte della ricerca e la sua evoluzione.
La seconda parte descrive la metodologia impiegata, i materiali utilizzati, le procedure di raccolta dati e gli strumenti, con una trattazione dettagliata di ciascun studio che compone il compendio. Nello specifico:
Il primo studio ha esplorato le associazioni tra IA, FoMO, Social Media Addiction (SMA), disregolazione emotiva e tratti della personalità in un campione italiano di 397 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Sono state riscontrate correlazioni significative tra IA e le variabili esaminate, con la disregolazione emotiva che ha giocato un ruolo cruciale nel mediare gli effetti di FoMO e dell'uso problematico dei social media su IA.
Il secondo studio ha replicato e approfondito questi risultati in un campione spagnolo di 598 studenti universitari, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Le analisi delle correlazioni hanno confermato relazioni positive tra IA, FoMO, SMA, disregolazione emotiva e la dimensione della personalità del nevroticismo, mentre è stata osservata una relazione negativa con la dimensione della coscienziosità. Un modello di mediazione ha ulteriormente evidenziato l'effetto significativo della disregolazione emotiva su IA, mediato da FoMO e SMA.
Il terzo studio ha esaminato le differenze di genere nelle relazioni tra IA e le variabili correlate in un campione italiano di 276 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. I risultati hanno indicato che, mentre la SMA era un predittore principale della IA per entrambi i generi, esistevano predittori esclusivi per ciascun genere, suggerendo che i fattori sottostanti per la IA variano significativamente tra uomini e donne.
Il quarto studio ha indagato similmente le differenze di genere in un campione spagnolo di 276 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. In linea con i risultati del campione italiano, la SMA è emersa come un predittore comune di IA per entrambi i generi. Tuttavia, sono stati identificati predittori unici per ciascun genere, sottolineando la necessità di considerare fattori specifici di genere nella comprensione della IA.
Il quinto studio ha ampliato l'indagine a quattro paesi (Italia, Spagna, Ecuador e Perù) con un campione totale di 675 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 54 anni. Sono emerse significative variazioni culturali: i partecipanti italiani hanno mostrato livelli più alti di IA e FoMO, ma livelli più bassi di disturbo da gioco su Internet o Internet Gaming Disorder (IGD), rispetto ai partecipanti peruviani. Le analisi di regressione hanno identificato predittori distinti per l'uso problematico di Internet in ciascun paese, evidenziando l'importanza del contesto culturale nella comprensione di IA.
La terza parte presenta e discute i risultati di ciascuno studio, evidenziando correlazioni significative e modelli di mediazione.
Infine, l'ultima parte include una conclusione generale in cui si discutono le implicazioni pratiche di questi risultati per la prevenzione e il trattamento personalizzato.
In conclusione, questi studi forniscono un modello integrato per comprendere le caratteristiche, i predittori e i fattori di rischio della dipendenza da Internet. I risultati evidenziano l'importanza delle variabili psicologiche e delle differenze culturali e di genere, offrendo implicazioni pratiche per la prevenzione e il trattamento mirato di questo comportamento patologico.