Titolo della tesi: Concorrenza e sostenibilità nel mercato dei servizi pubblici. L’energia come paradigma interpretativo di regolazione economica sostenibile.
Il presente lavoro è finalizzato allo studio dei principi di concorrenza e sostenibilità e alla loro interazione all’interno di un particolare tipo di mercato, quello dei servizi pubblici.
La questione oggetto di studio riguarda proprio l’an ed il quomodo dell’incidenza del principio di sostenibilità nella materia della concorrenza.
La sostenibilità è un principio che nasce in ambito internazionale, ma che con il tempo ha assunto una sua rilevanza anche a livello europeo e nell’ordinamento interno, dove può ottenere un riconoscimento, sia pure indiretto, anche a livello costituzionale, quale corollario del principio di solidarietà ex art. 2 della Costituzione. La sostenibilità, intesa come tutela dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la soddisfazione dei bisogni di quelle future, esprime, infatti, un concetto di solidarietà non solo intra-generazionale, ma anche inter-generazionale: tra generazioni presenti e future. In questo senso, il dovere di solidarietà per la tutela delle generazioni future grava sullo Stato che deve adottare misure in grado di preservare le risorse anche per le generazioni che verranno.
La concorrenza, intesa in senso oggettivo, indica un determinato modello di mercato fondato su alcuni elementi essenziali: la presenza, dal lato dell’offerta, di un elevato numero di soggetti; la facilità di ingresso nel mercato da parte dei nuovi operatori economici e la possibilità, accordata a quest’ultimi, di accedere in modo pieno e trasparente a tutte le informazioni rilevanti.
Tale modello, garantendo la condizione di accesso al mercato a più operatori economici, punta ad un mercato che sia efficiente e che tuteli, al tempo stesso, la posizione del consumatore finale.
Secondo la distinzione più accreditata, inoltre, la concorrenza si distingue in: «concorrenza nel mercato» e «concorrenza per il mercato».
La «concorrenza nel mercato» punta ad eliminare le barriere o gli ostacoli all’ingresso nel mercato. Essa si realizza mediante le politiche di liberalizzazione (eliminazione monopoli o oligopoli legali, segmentazione del mercato, semplificazione e liberalizzazione amministrativa attraverso, in particolare, gli istituti del silenzio assenso e della scia).
La «concorrenza per il mercato» intende assicurare la procedura di garanzia nella scelta del soggetto cui affidare un determinato servizio, quando ricorrono determinate condizioni di mercato che rendono “pochi” gli operatori e impongono, pertanto, una scelta.
Entrambe le forme di concorrenza caratterizzano il mercato dei servizi pubblici.
Ciò premesso, in questo lavoro ci si è interrogati sul tipo di rapporto, difficile ma necessario, che lega questi due principi e di conseguenza, sul ruolo che la regolazione del mercato deve assumere oggi, per garantire la tutela della sostenibilità, senza sacrificare (totalmente) la concorrenza.
E’ sembrato utile prendere in esame la disciplina che regola il mercato dell’energia, quale paradigma interpretativo di regolazione economica sostenibile dei servizi pubblici, provando ad immaginare un nuovo modello di mercato, nel quale ridefinire il ruolo della concorrenza.