Titolo della tesi: Sistemi di controllo nelle società bancarie e problemi applicativi del d.lgs. 231/2001.
Il presente lavoro di tesi analizza i sistemi di controllo nelle società bancarie italiane, evidenziando le sfide applicative poste dal d.lgs. 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel loro interesse o vantaggio. L’obiettivo è chiarire come i controlli interni e la governance aziendale possano assurgere a strumenti di prevenzione e gestione del rischio, soprattutto nel contesto bancario, in cui la complessità regolamentare e i rischi sistemici richiedono un approccio rigoroso e integrato.
Nel primo capitolo, viene esaminata la struttura dei controlli nelle società per azioni, con particolare riguardo al contesto della corporate governance nelle società quotate. Il discorso si sviluppa intorno ai modelli di governance previsti dal Codice di Autodisciplina, esplorando il ruolo cruciale che il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale svolgono per garantire una gestione societaria corretta e conforme alle normative. Concetti come la Business Judgment Rule e la teoria dell’agenzia vengono analizzati per evidenziare come la definizione di assetti societari adeguati contribuisca a una gestione responsabile e alla tutela degli interessi degli azionisti e degli stakeholders.
Il secondo capitolo approfondisce le riforme dell’ordinamento creditizio italiano e i meccanismi di vigilanza specifici delle banche, inserendo il dibattito in un quadro normativo europeo in evoluzione. Viene esaminata l’architettura del Sistema Europeo di Vigilanza Finanziaria, con particolare attenzione al Meccanismo di Vigilanza Unico e all’impatto che le normative europee producono sulla gestione delle crisi bancarie. Il ruolo del collegio sindacale e degli altri organismi di controllo assume, in tale sede, una rilevanza centrale per garantire la trasparenza e la stabilità del settore bancario. A tal fine, l’Autorità bancaria europea svolge periodicamente degli stress test, che consentono di valutare la capacità degli istituti finanziari di fronteggiare andamenti negativi dei mercati, nonché di contribuire alla valutazione generale del rischio sistemico nel sistema finanziario europeo.
Il terzo capitolo si concentra sull'applicazione del d.lgs. 231/2001 alle banche e sulle sue implicazioni pratiche. Viene esaminata l’efficacia dei modelli organizzativi adottati dalle banche per rispondere alle esigenze di compliance imposte dal decreto e per prevenire i reati che potrebbero esporle a responsabilità amministrativa. Nell’esplorare il rapporto tra i controlli bancari e i “modelli 231” vengono analizzati i limiti emersi nella prassi bancaria, rilevati attraverso uno studio condotto dalla Banca d’Italia. Le conclusioni suggeriscono prospettive "de lege ferenda" per migliorare l'efficacia del sistema di responsabilità amministrativa, proponendo adattamenti normativi per rendere i modelli 231 più efficaci nelle realtà bancarie.