Titolo della tesi: The Grimm Effect. From Ancient Forests to Digital Realms: A Synergic Analysis of the Brothers Grimm’s Early Collections through the Lens of Elemental Ecocriticism
Questo studio esplora l’intersezione tra folklore, ecocritica e digital humanities, analizzando come la narrazione abbia influenzato la percezione umana della natura e continui a farlo nell’era digitale. Al centro della ricerca si trova un paradosso: se da un lato miti e racconti popolari hanno a lungo inscritto la natura nella memoria culturale, dall’altro le narrazioni moderne tendono spesso a rappresentarla come qualcosa di esterno all’esistenza umana. Attraverso una rilettura delle raccolte di fiabe e leggende dei fratelli Grimm in chiave ecocritico-elementale, questo studio mette in luce tracce proto-ecologiche nella loro opera, rivelando come il loro rapporto con la tradizione orale abbia contribuito a preservare una visione intrecciata di natura e cultura.
La ricerca si articola in quattro capitoli. Il primo esamina la rilevanza contemporanea delle fiabe dei Grimm, interrogandosi sulla loro trasformazione attraverso adattamenti moderni e reinterpretazioni letterarie. Il secondo approfondisce il contesto storico e intellettuale in cui le loro raccolte hanno preso forma, collocandole all’interno del più ampio panorama del Romanticismo e dell’evoluzione degli studi sul folklore. Segue un’analisi ravvicinata di alcuni testi selezionati, con particolare attenzione ai motivi elementali – terra, aria, fuoco e acqua – intesi come mediatori fondamentali del rapporto tra esseri umani e natura. Infine, la ricerca culmina nella realizzazione di un prototipo digitale, NaviWald, uno strumento concettuale di ricerca progettato per visualizzare connessioni intertestuali e tematiche tra racconti popolari. Integrando metodologie di lettura ravvicinata (close reading) e a distanza (distant reading), il progetto dimostra inoltre come gli strumenti digitali possano aprire nuove prospettive nello studio del folklore, favorendo una maggiore consapevolezza ecologica e un dialogo interdisciplinare.