Titolo della tesi: Parchi Responsabili. Evoluzioni del parco urbano per il benessere in città
Quando la costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948 definisce la salute come uno stato di benessere completo, fisico, mentale e sociale, la salute si discosta dal concetto di sanità e si apre a nuove declinazioni. Non coincide più soltanto con assenza di malattia ma prevede uno stato di generale benessere per il quale la struttura delle città e la qualità dello spazio urbano sono primari elementi di influenza. La tesi si inserisce nella più ampia discussione che riguarda la salute della popolazione così come definita dall’OMS, sempre in stretta relazione alla salubrità dell’ambiente e degli ecosistemi in cui viviamo. È un contributo che pone il progetto di parco come principale dimensione di continuità in cui l’azione di cura si manifesta tra l’uomo, l’ambiente e la città; Introduce la filosofia del “parco responsabile”, un luogo proattivo, un nodo di salubrità con un eco che va oltre lo spazio fisico: è in grado di modificare gli stili di vita delle persone favorendo il benessere complessivo, tessendo relazioni, mentre ripara, modifica, nutre e migliora la qualità dei luoghi, grazie ad una progettazione consapevole. La tesi individua, attraverso riferimenti e sperimentazioni passate e recenti che hanno rafforzato progressivamente il ruolo e le “responsabilità paesaggistiche” del parco, le “tracce di benessere”, ovvero le tappe fondamentali che hanno concorso all’attuale concezione di benessere associata al parco urbano, tra le pagine della sua biografia e delle analoghe scelte progettuali. Si alternano in ordine cronologico fonti documentarie, trattati, leggi, rapporti, manoscritti a casi progettuali di paesaggio che hanno lasciato fondamentali segni, modificazioni genetiche nel DNA del parco verso ciò che la tesi definisce “wellpark” ossia esempi virtuosi dalla portata risanatrice, spazi urbani di eccellenza, baluardi dello spaesamento contemporaneo che supportano, in maniera propositiva, un'etica per un domani vivibile, laddove vivremo: in città.