Dottorato in STORIA DELL'ARTE

Titolo della tesi: Mostre storiche e retrospettive della Biennale di Venezia tra il 1948 e il 1960: lo sviluppo di una narrazione critico-museologica sull’arte moderna europea

Questa ricerca ha l’obiettivo di analizzare le mostre storiche e retrospettive delle Biennali veneziane del secondo dopoguerra attraverso una prospettiva di indagine inedita. Lo studio si concentra, in particolare, sulle esposizioni dedicate all'arte moderna europea, promosse direttamente dall’Ente, operando una rigorosa ricognizione e analisi critico-filologica della vasta documentazione archivistica e fotografica, per lo più inedita, raccolta nel corso del triennio. È stato adottato un approccio di indagine diacronico e analitico, che ha permesso di ricostruire il discorso museologico sviluppato dalla Biennale tra il 1948 e il 1960 e di identificare, quindi, le modalità con cui l'istituzione veneziana contribuì all’elaborazione di un modello di narrazione espositiva sui fenomeni artistici della modernità, favorendo contestualmente in Italia un processo di aggiornamento critico sulle ricerche espressive internazionali degli ultimi cento anni. In questo contesto, è emerso il ruolo che, in maniera non sempre diretta attraverso le mostre, il MoMA svolse come interlocutore e modello per l’Ente. I temi cardine della ricerca rispondono ai principali orientamenti storico-critici che hanno caratterizzato l’arco cronologico preso in esame: la discussione sui criteri da prediligere nella formulazione di un canone storico-artistico e museologico (-ismi ed espressione artistica individuale); gli epicentri della modernità; il ruolo degli storici dell’arte nella trasformazione della museologia in pensiero critico; il rispettivo contributo di curatori e architetti alla definizione degli allestimenti delle mostre; la complementarità didattica delle mostre storiche e del supporto editoriale della rivista "la biennale di venezia".