KLENISA ELEZI

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXIV


relatore: Prof. Gianluca Scarchillo

Titolo della tesi: La riforma del contratto in Francia

L'Ordonnance n.2016-131 del 10 febbraio 2016 ha messo in atto una sostanziale riscrittura del diritto dei contratti e rappresenta la più ampia riforma del Code civil del 1804, con più articoli modificati. Gli obiettivi perseguiti dalla riforma indicati nel Rapport au President de la Rèpiblique nel :modernizzare, semplificare, migliorare la comprensione, favorire la chiarezza del diritto dei contratti, delle obbligazioni e delle prove, garantire la certezza del diritto e l'efficacia delle norme. Peraltro, come emerge dal Rapport au Prèsident, in un contesto di economia globale, in cui i sistemi giuridici dei diversi Paesi sono in concorrenza tra loro, si sentiva l'esigenza do modificare il diritto francese dei contratti, ritenuto un sistema complesso, imprevedibile. Tale necessità di una riforma era sollecitata dallo scarto tra il code civil e i numerosi progetti di armonizzazione europea e internazionale. Le principali innovazioni apportate dall'Ordonnace riguardano, la nuova definizione di contratto e il principio della libertà contrattuale. In secondo luogo e prevista l'eliminazione dei concetti di causa e objet du contrat tra i requisiti essenziali del contratto, ricompresi nella nozione generale di contenu du contrat. Tale scelta è in linea con i progetti europei di armonizzazione del diritto, i quali hanno da tempo escluso il riferimento alla nozione di causa, con particolare riguardo all'inserimento del vizio di violenza per abuso di dipendenza economica. Questo lavoro propone di analizzare le principali novità introdotte dalla riforma del 2016, analizzando le analogie e le differenze rispetto agli istituti previsti dall'ordinamento italiano. In tale prospettiva si analizza l'evoluzione della disciplina codicistica francese e i presupposti del nuovo Codice.I due secoli di vigenza del Code Napoleon sono caratterizzati da ripetuti tentativi di riforma connotati da finalità diverse; i progetti di revisione sono stati ispirati dalla volontà di intervenire in modo generale ed organico sulla disciplina del contratto: e poi diversi tentativi a modificare singoli elementi attraverso riformulazione di determinate norme. In secondo capitolo si sposta l'attenzione sugli interventi in materia di causa, libertà contrattuale e buona fede. Tale trattazione prende in esame le disposizioni relative alla formazione del contratto e della libertà contrattuale; successivamente viene analizzata l'operatività del limite dell'ordine pubblico e del buon costume ,per concludere con l'illustrazione della nuova disciplina in materia di buona fede. In terzo capitolo si propone di esaminare le disposizioni del Code civil riguardanti l'equilibro contrattuale con particolare riferimento alla disciplina dell'imprevision e dell'errore; analizzando anche la protezione offerta dal nuovo Codice contro le clausole abusive. La sezione conclusiva del lavoro focalizza l'attenzione sul ruolo del principio di efficacia economica, sulle anomalie contrattuale e sulla disciplina della nullità.

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