Jessica Romor nasce a Belluno nel 1981. Dopo la maturità classica, nel 2008, si laurea con lode in Architettura presso lo IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia, con una tesi sul Quadraturismo, e nel 2012 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo presso il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura dell’Università Sapienza di Roma, sviluppando una tesi sull’evoluzione della prospettiva nel Novecento. Conseguita l’Abilitazione Scientifica Nazionale nel 2019 come Professore di II fascia, nel 2020 prende servizio come Ricercatore RTDB presso il medesimo dipartimento. Nel 2023 ha conseguito il titolo di Professore Associato.
Dal 2008 partecipa a vario titolo a ricerche di Ateneo e progetti PRIN presso il medesimo dipartimento, ove ha svolto, dal 2012, attività di ricerca in qualità di Assegnista negli ambiti della rappresentazione – per la quale si dedica in particolare allo studio dei metodi di rappresentazione grafici e digitali nel loro sviluppo storico – e del rilievo con tecnologie avanzate. Nello specifico, si occupa dello studio di trattati sulla storia dei metodi di rappresentazione, primo fra tutti il De prospectiva pingendi – per il quale la dottoressa ha partecipato alla pubblicazione dell’Edizione Critica Nazionale con un gruppo di studiosi coordinati dalla Prof.ssa Marisa Dalai Emiliani – e le Due Regole della prospettiva pratica di Jacopo Barozzi da Vignola ed Egnazio Danti. È attualmente impegnata, in qualità di proponente, in una ricerca di Ateneo dal titolo "Prospectiva pingendi / Prospectiva fingendi. Per un repertorio digitale delle diverse regole della prospettiva pratica" .
Tra le recenti attività di rilievo, spiccano in particolare: l’acquisizione e lo studio di numerose quadrature nell’ambito del progetto PRIN 2010 “Prospettive architettoniche: conservazione digitale, divulgazione e studio” (coordinatore Prof. Riccardo Migliari); l’acquisizione e lo studio del modello ligneo del Colosseo realizzato da Carlo Lucangeli tra XVIII e XIX secolo, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma (coordinatore Prof. Graziano Mario Valenti); il rilievo dell’Arco di Tito con tecnologie Image Based Modeling, attualmente in corso di esecuzione; lo studio della storia della rappresentazione e del rilievo di Roma, con particolare riferimento alla Descriptio Urbis Romae di Leon Battista Alberti.
Nel 2020 vince, coordinando un gruppo di dottori di ricerca, la prima edizione del Premio Vito Cardone indetto dall' UID Unione Italiana Disegno con il progetto “Conoscere, comunicare, connettere: per una app UID 3.0”, che ha avuto come oggetto la progettazione di un prototipo di APP dedicato alla comunità scientifica del settore disciplinare Icar17.
Dal 2008 è membro dell’UID Unione Italiana Disegno.
Svolge attività di docenza dal 2014, presso la Facoltà di Architettura dell’Università Sapienza di Roma, per i corsi di Disegno, Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva, Modellazione digitale, Scienza della rappresentazione II.