Ricerca: Ruolo della regione 3’UTR della Calreticulina nell’ematopoiesi e nella patogenesi delle neoplasie mieloproliferative
Titolo Progetto: Ruolo della regione 3’UTR della Calreticulina nell’ematopoiesi e nella patogenesi delle neoplasie mieloproliferative
Le neoplasie mieloproliferative (MPN) sono un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da alterazioni clonali delle cellule staminali ematopoietiche e tendenza alla trasformazione in leucemia mieloide acuta. Le MPN includono la policitemia vera (PV), la trombocitemia essenziale (ET) e la mielofibrosi primaria (PMF), rispettivamente caratterizzate da eritrocitosi, trombocitosi e aumento della fibrosi midollare. Il fenotipo MPN è definito principalmente da mutazioni “driver” nei geni della Janus chinasi 2 (JAK2), MPL e calreticulina (CALR), che inducono un’aberrante attivazione della via di segnalazione mediata da JAK2/STAT. Diverse mutazioni del gene CALR sono state riscontrate in pazienti ET e PMF, ma non in pazienti PV; tuttavia il ruolo funzionale di CALR nell'ematopoiesi rimane sconosciuto.
Recentemente abbiamo identificato, in due pazienti con eritrocitosi e diagnosi di PV, una nuova delezione (c.1254+10_+33del24) che, a differenza delle mutazioni canoniche, avviene in una regione conservata del CALR 3’UTR e non altera la sequenza codificante. Studi funzionali hanno dimostrato che questa mutazione induce over-espressione della proteina CALR, attiva la via di segnalazione mediata da JAK2/STAT ed è associata a eritrocitosi.
Lo scopo di questo progetto è di identificare:
1. Il ruolo del CALR 3’UTR nella mielopoiesi normale e nella patogenesi delle MPN.
2. I microRNA e le proteine che legano l’RNA (le RNA-binding proteins) e le loro funzioni regolative del CALR 3’UTR
3. Le modificazioni della funzionalità del CALR-3’UTR indotte dall’RNA editing e dalla metilazione dell’RNA
Lo studio di questi aspetti, fino ad ora inesplorati, in cellule primarie isolate da soggetti sani e pazienti MPN e in linee cellulari mieloidi ingegnerizzate utilizzando la tecnologia CRISPR-CAS9, potrebbe rivelare nuovi meccanismi alla base della dell’ematopoiesi fisiologica che potrebbero essere deregolati nelle neoplasie mieloproliferative.