Ricerca: Studio di provenienza su monete coniate a Elea/Velia: isotopi e archeometallurgia
• Il mio progetto di Dottorato riguarda uno studio di provenienza e ha lo scopo di analizzare le composizioni chimiche e realizzare database isotopici di Piombo e Stronzio di monete provenienti dalla colonia greca di Elea/Velia e datate tra la fine del IV e l'inizio del I secolo a.C.
Queste monete sono legate ad un progetto più ampio di tutela e valorizzazione, promosso dall'Università degli Studi di Salerno e premiato come miglior progetto dell'anno al Concorso Art Bonus 2019.
La costruzione di database isotopici di Pb e Sr è necessaria per cercare di ricostruire le rotte commerciali e le relazioni socio-economiche della città di Velia.
Il sistema isotopico dello Sr è in grado di tracciare la provenienza del metallo per identificare il giacimento originario delle monete e quando combinato con quello del Pb, rappresenta un efficace strumento per ottenere un risultato soddisfacente.
L'innovazione del progetto consiste nel fatto che:
- Ad oggi, esso risulta essere il primo studio isotopico dello Sr su monete di origine italiana.
- L'applicazione simultanea degli isotopi di Pb e Sr unito all'utilizzo dell'analisi chimica elementare, rappresenta il punto di forza e l'aspetto innovativo di questo progetto di provenienza.
- Inoltre, avrò la possibilità di lavorare contemporaneamente in due laboratori isotopici, che mi permetteranno di acquisire e trasferire le competenze.
Tra le aspettative del progetto vi è la creazione di un protocollo analitico più specifico per il campionamento delle monete; ottenere una conoscenza scientifica più approfondita attraverso lo sviluppo di metodi geochimici più mirati; approfondire le conoscenze sui giacimenti minerari e sui processi metallurgici ed elaborare la tesi finale, composta da una raccolta organizzata di articoli scientifici pubblicati nel corso del triennio di dottorato.
• La mia tesi di Laurea Magistrale tratta dell'applicazione degli isotopi di Stronzio e Neodimio su monete di epoca Nabatea (Israele) per uno studio di provenienza della materia prima utilizzata per il conio. Questo studio è innovativo nel campo della geochimica per i Beni Culturali.
La tesi è intitolata "The Application of Sr and Nd Isotopes to decipher the source of Nabataean bronze coins collected in Israel" ed è frutto di una collaborazione tra l'Università La Sapienza di Roma e il Geological Survey di Israele.
Nel corso del lavoro ho potuto apprendere l’utilizzo di:
-Spettroscopia di emissione atomica con atomizzazione a plasma accoppiato induttivamente (ICP AES), per analizzare le concentrazioni di Sr e Nd nelle soluzioni delle monete.
-TIMS (Spettrometria di massa di ionizzazione termica) e Strumentazione Nu Plasma MC-ICP-MS, per misurare le composizioni isotopiche di Sr e Nd dei campioni di monete.
• Durante il progetto Erasmus +, nel corso “Introduction to Archaeometry” ho studiato la teoria di base ed ho utilizzato nella pratica alcuni strumenti presenti nei laboratori HERCULES (Èvora). Nel laboratorio di microscopia e microanalisi ho appreso l’utilizzo di:
- Microscopio elettronico a scansione a pressione variabile accoppiato con lo spettrometro a raggi X (VP-SEM-EDS)
-Microspettrometro Raman
-Micro-difrattometro a raggi X (micro-XRD)
-Micro-FTIR
-Microscopi ottici e petrografici
-Apparecchiatura TG-DTA
Inoltre, nel laboratorio di spettrometria di massa ho fatto esperienza con:
-Cromatografo liquido con spettrometro di massa (LC-MS)
-Gascromatografo con spettrometro di massa (GC-MS)
-Spettrometro di massa al plasma accoppiato induttivamente, abbinato al sistema di ablazione laser (LA-ICP-MS)
-Spettrometro di massa con rapporto isotopico con analizzatore elementare (EA-IRMS)
• La tesi Triennale, intitolata “Analisi archeobotaniche di reperti di età repubblicana da una villa rustica (metro Anagnina, Roma) “, consiste nell'analisi dei sedimenti recuperati da un pozzo, situato in una villa rurale risalente all'età repubblicana, nella zona della Metro Anagnina a Roma.
Le analisi sono state condotte su tre diversi tipi di resti, usando tre metodi archeobotanici;
l'antracologia e la paleocarpologia hanno riguardato rispettivamente lo studio di legni e semi/frutti carbonizzati, mentre l'archeopalinologia è stata utilizzata per studiare il polline. Questi tre diversi metodi hanno permesso di comprendere l’antico uso del suolo della villa rurale romana, utilizzata tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C.
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