Dottorato in TECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE MALATTIE DELLO SCHELETRO,
DELLA CUTE E DEL DISTRETTO ORO-CRANIO-FACCIALE

Titolo della tesi: TRATTAMENTO DEI TUMORI MALIGNI DEL NASO E DEI SENI PARANASALI CON ESTENSIONE AL BASICRANIO

I tumori nasosinusali e del rinobase sono rari, rappresentano circa il 3% dei tumori del distretto testa collo, frammentati in decine di tipi istologici che riflettono l’estrema eterogeneità cellulare e tissutale di questa area. Il trattamento dei tumori maligni deve essere affidato a centri specializzati che possiedano un rodato team multidisciplinare composto da neurochirurgo, chirurgo tesa-collo, nonché radioterapista e oncologo medico. In generale possiamo sostenere che gli outcome oncologici migliori vengono ottenuti, per i tumori resecabili, dalla chirurgia seguita da radioterapia. Ci sono poi alcuni tipi istologici che beneficiano del trattamento chemioterapico adiuvante come i carcinomi indifferenziati SNUC, i carcinomi neuroendocrini SNEC e i neuroblastomi olfattori di alto grado. Da più di 50 anni la resezione cranio-facciale viene praticata ormai come procedura standard universalmente accettata con una sopravvivenza a 5 anni, secondo le varie casistiche superiore al 65% . E’ tuttavia noto che gli approcci trans-facciali possono inficiare drasticamente la qualità di vita dei pazienti a causa di sequele permanenti come deficit estetici e facciali, stenosi del vestibolo nasale, deficit nervosi a carico del nervo trigemino o facciale, algie facciali, lagoftalmo e possono inoltre, essere associati a sintomi persistenti come cefalea, diplopia ed anosmia. Recentemente, grazie allo sviluppo tecnologico (trapani intranasali, ottiche a 45° e strumenti a doppia angolazione) e alla accresciuta esperienza chirurgica, si è assistito all’introduzione della tecnica chirurgica endoscopica nel trattamento della patologia tumorale maligna naso-sinusale, tecnica fino ad allora limitata alla patologia infiammatoria o tumorale benigna. È possibile quindi classificare le tecniche chirurgiche della patologia maligna naso- etmoidale in tecniche esclusivamente “open”, in tecniche combinate open ed endoscopiche ed in tecniche esclusivamente endoscopiche. Indipendentemente dalla tecnica scelta, l'obiettivo dovrebbe essere la totale resezione totale con margini negativi. L’infiltrazione durale massiva e laterale, l’estensione al lobo frontale, al contenuto orbitario o all’infrastruttura, controindicano solitamente la tecnica puramente endoscopica perché un approccio combinato o open garantiscono un maggior controllo sui margini di resezione. Viceversa, per lesioni selezionate senza coinvolgimento facciale, encefalico, palatale o orbitale laterale, la tecnica endoscopica sembra essere un'alternativa meno invasiva con risultati oncologici equivalenti. Nonostante negli ultimi decenni la chirurgia di questo distretto abbia virato più favorevolmente verso approcci minimamente invasivi, la chirurgia open deve necessariamente far parte dell’armamentario del neurochirurgo e del chirurgo testa-collo in primis per garantire la radicalità anche in tumori più estesi e in secondo luogo per rendere possibile ricostruzioni complesse che richiedono per esempio trasferimenti di lembi microvascolari.