Ilaria Agostini, dottore di ricerca, architetto, è ricercatrice in Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna; è docente presso la Scuola di Ingegneria dell'Ateneo bolognese. Dal 2015 è membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'architettura e dell'urbanistica dell'Università di Roma "La Sapienza". Dal 2019 è membro effettivo di Crises - Centre de recherches interdisciplinaires en sciences sociales et humaines, Université Paul-Valéry Montpellier 3.
La sua ricerca verte sui temi della vita situata: gli ambienti urbani e rurali che la accolgono, i modi della trasformazione territoriale, le politiche della città e del paesaggio, le resistenze progettanti che si auto-organizzano sul territorio producendo alternative di esistenza.
Ha insegnato: Fondamenti di urbanistica e Analisi della città e del territorio (Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze); Storia del paesaggio (Master in Paesaggistica interfacoltà, Facoltà di Architettura Unifi e Facoltà di Agraria Università degli Studi di Perugia). Dal 2004 al 2006 ha tenuto insegnamenti su formazione e pianificazione dei paesaggi storici al corso post-laurea in Urbanisme et aménagement du territoire (Institut d'Architecture-Université de Genève), e nel 2015 al Colegiado do Programa Pos-Graduação (dottorato di ricerca) in Arquitetura e Urbanismo (Universidade Federal de Minas Gerais, Brasile).
Nel 2019 e nel 2023 è professeur invité presso la Université Paul-Valéry Montpellier 3.
Tra le sue pubblicazioni: Le porte della città. Ingressi urbani nella Toscana lorenese. 1814-1859 (Le Lettere, 2007); Il paesaggio antico. Res rustica e classicità tra XVIII e XIX secolo (Aión, 2009); La casa rurale in Toscana. Guida al recupero (Hoepli, 2011); Dei fiumi. Facies locorum, labor artificum (Aión, 2012); Il diritto alla campagna. Rinascita rurale e rifondazione urbana (prefazione di Vandana Shiva, Ediesse, 2015); La città e l'accoglienza (con Enzo Scandurra, Lidia Decandia e Giovanni Attili, manifestolibri, 2017); Miserie e splendori dell'urbanistica (con Enzo Scandurra, DeriveApprodi, 2018); La casa rurale e il paesaggio. Guida al recupero architettonico nel Chianti (Le Lettere, 2020); Une ville à habiter. Espace et politique à Saint-Macaire en Gironde (con D. Vannetiello, Eterotopia France, 2022).
Ha curato le seguenti opere collettive: La conversione dell'abitare (con Daniele Vannetiello, "L'Ecologist italiano", 12, 2015); Urbanistica resistente nella Firenze neoliberista: perUnaltracittà 2004-2014 (Aión, 2016); Viaggio in Italia. Le città nel trentennio neoliberista (con Piero Bevilacqua, manifestolibri, 2016); Consumo di luogo. Neoliberismo nel disegno di legge urbanistica dell'Emilia-Romagna (prefazione di Tomaso Montanari, Pendragon, 2017); Firenze fabbrica del turismo (con D. Vannetiello ed A. Fiorentino, perUnaltracittà 2020); Oltre la monocoltura del turismo. Per un atlante delle resistenze e delle contro-progettualità (con G. Attili, L. De Bonis, A. Esposito, G. Salerno, Edifir, 2022); Turismo di classe. Studentati di lusso e selezione sociale a Firenze (con F. Conti, perUnaltracittà, Firenze, 2023); Città e territori di democrazia (con Luigi Bartolomei ed Elena Franco, "in_bo", v. 14, n. 18, 2023)