GRÉGORY MAINET

Dottore di ricerca

ciclo: XXXII



Titolo della tesi: Divisis angiportis et plateis constitutis. La rue comme témoin du développement urbain de la cité d’Ostie (IVe siècle av. J.-C. – VIe siècle ap. J.-C.)

Le mie ricerche dottorali riguardano lo sviluppo della rete stradale di Ostia Antica e intendono proporre una nuova lettura dello sviluppo urbano della città sin dalla media età repubblicana fino alla tarda antichità. Tale studio si basa principalmente sulla documentazione degli scavi eseguiti alla foce del Tevere tra 1870 e 1953, in gran parte inedita. Il primo capitolo affronta la storia degli scavi eseguiti nell’Ottocento e nella prima metà del secolo successivo. L’analisi della fase moderna di Ostia include gli sterramenti e la sistemazione archeologica delle strade. I dati raccolti dà l’opportunità di ricostruire in modo preciso la cronologia dei lavori di sterro e le loro modalità. Ho dimostrato che gli assi viari antichi avevano un ruolo importante nell’organizzare lo sterro nella prima metà del Novecento, perché le linee Decauville erano sistemate nello spazio della strada. Inoltre, ho evidenziato che il sito archeologico risulta da numerose sistemazioni moderne che costituiscono un vero e proprio strato archeologico. Le strade urbane sono esemplari a tale proposito. I tre capitoli successivi affrontano lo sviluppo del tessuto urbano di Ostia all’interno dell’area scavata attraverso lo studio dettagliato della rete stradale urbana e dell’innalzamento dei livelli della città. A tale scopo ho confrontato la stratigrafia delle strade e quella degli isolati vicini. Ogni capitolo corrisponde a un settore determinato della città: a) Il secondo capitolo si occupa della zona orientale della città, articolata intorno al tratto orientale del decumano. Ho individuato quaranta-quattro saggi eseguiti al di sotto dell’asse maggiore della città tra la Porta Romana et la porta occidentale del castrum. Il corredo grafico e fotografico consente di rintracciare le diverse fasi del decumano, in particolare i piani stradali di breccia più antichi, fiancheggiati da crepidini di grossi blocchi di tufo, come la via Ostiensis. Al contrario, i piani basolati intermedi sono poco conservati, perché i basoli furono riutilizzati. Inoltre, la regio II offre numerosi dati stratigrafici per ricostruire lo sviluppo del tessuto urbano, in particolare il quartiere dei Vigili. Al contrario, la regio V fu poco esplorata al di là del lato meridionale del decumano e poco si può dire a proposito dell’evoluzione urbanistica del suddetto settore. b) Il terzo capitolo esamina il settore centrale dell’area scavata articolata intorno al “cardo” e al foro della città. Il capitolo è suddiviso in tre parti. Lo sviluppo del settore tra il castrum e il Tevere e la formazione della rete stradale della media età imperiale interessano la prima. La seconda affronta la formazione del foro in relazione con il sistema viario all’interno del castrum primitivo. Sappiamo che la piazza forense esisteva già all’epoca di Gamala, ma le fasi anteriori alla costruzione del Tempio di Roma e Augusto rimangono poco conosciute. La terza parte tratta del cardo tra la Porta Laurentina e il foro, per cui abbiamo pochi dati stratigrafici. c) Il quarto capitolo prende in esame la zona occidentale del tessuto urbano, articolata intorno a due assi stradali: il tratto occidentale del decumano verso il mare e la via della Foce verso il porto fluviale. Il corredo documentario legato al settore occidentale della città fornisce dati inediti sulla stratigrafia delle suddette vie e, in misura minore, sul cardo degli Aurighi, che fu sistemato all’inizio dell’età imperiale. I saggi di scavo hanno portato alla luce due basolati sovrapposti che sono databili alla prima metà del primo secolo d.C. e alla prima metà del secondo. Invece, i piani battuti più antichi sono difficili da datare. L’ultimo capitolo della tesi intende proporre una nuova lettura della storia urbana di Ostia sin dalla fondazione del castrum fino alla tarda antichità. A tale scopo, ho confrontato i dati archeologici ai dati storici e epigrafici. Inoltre, ho presso in considerazione i risultati dei saggi fatti nell’area non scavata della città e nel territorio circostante e gli studi paleo-ambientali Quest’ultimi suggeriscono che il corso del Tevere ha cambiato durante il periodo antico: tali cambiamenti hanno sicuramente avuto un ruolo sullo sviluppo della città. Un corpus delle strade urbane di Ostia è allegato allo studio urbanistico della città. Propone per ogni strada rubriche dedicate all’inquadramento topografico, alla cronologia degli scavi e dei restauri, alla descrizione di ogni saggio di scavo, ai livelli stradali e al sistema idrico sistemato sotto le strade.

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