Thesis title: La concessione di servizio pubblico alla luce del diritto euro-unitario in Francia e in Italia
L’interesse pratico del tema della concessione di pubblico servizio emerge nell’attuale contingenza storica, in cui la necessità di ottenere servizi più efficienti è particolarmente sentita per dare una risposta di riscatto e nuova crescita dopo la recente crisi sanitaria.
Potrebbe rinfrancarsi, proprio nella capacità di adattamento del servizio pubblico, il ruolo stesso dell’amministrazione, quale guida e strumento di accompagnamento verso l’evoluzione delle necessità della nostra società contemporanea, siano esse ambientali, sociali o digitali.
A tale interesse pratico si accompagna un vivo interesse teorico.
Nel sistema d’oltralpe è forte la tradizione del contrat administratif, recentemente codificato quale categoria generale dei contratti pubblici, accanto al principio di continuità del servizio pubblico - non per niente - “à la française” nel titre preliminaire nel nuovo Code de la commande publique. La concessione di servizio pubblico è, per esplicita volontà del legislatore, un contratto amministrativo dotato di un regime esorbitante dal diritto comune e rimesso, in quanto tale, alla giurisdizione del giudice amministrativo.
Tuttavia, intervenuto il diritto europeo, si assiste nell’ordinamento francese ad una nuova coabitazione tra concessione di servizi (genus), concessione di servizio pubblico (speciem) e délégation de service public, la “concessione-delega” che interviene a livello locale, la cui disciplina, contenuta nel Code des collectivités territoriales (Codice degli enti locali), seppur garantendo trasparenza e partecipazione, lascia un certo margine di discrezionalità in capo agli organi dell’amministrazione decentrata.
Nell’ordinamento italiano, in cui si sta progettando una nuova disciplina sia per i contratti pubblici, che per gli enti locali, sembra sussistere una perdurante incertezza circa il perimetro e la natura giuridica della concessione di pubblico servizio; non solo, lo stesso concetto di servizio pubblico appare oscuro, con importanti conseguenze sia in termini di regime giuridico, che di riparto di giurisdizione.
L’obiettivo del presente lavoro, attraverso il metodo della comparazione tra le assonanze e le dissonanze del sistema italiano con quello francese, che per primo tra gli ordinamenti di civil law ha forgiato un sistema speciale rispetto al diritto comune, è quello di evidenziare i punti di forza e le criticità dei due ordinamenti una volta intervenuto l’effetto “armonizzatore” del diritto euro-unitario, che, per dare un’anticipazione, sembra aver lasciato agli stati membri le proprie specificità (e preoccupazioni).
Questa ricerca vuole introdurre un elemento di dinamicità rispetto ai ben più autorevoli studi precedenti in materia, guardando ai diversi effetti sull’ordinamento francese e italiano del diritto europeo, che coinvolge gli stessi modi di produzione del diritto amministrativo e ne trascende le dimensioni per interessare anche altre branche degli ordinamenti positivi, segnatamente il diritto privato.