GIULIA LANG

PhD Graduate

PhD program:: XXXVII


supervisor: Prof. Giulio Moini

Thesis title: Co-costruire una narrazione alternativa del fenomeno migratorio: evidenze a partire da una ricerca visuale partecipativa in due comuni delle aree interne

Gli ultimi due decenni sono caratterizzati da dinamiche trasformative territoriali inedite. Seppur ancora non si possa parlare di crisi urbana e continuino a proseguire gli abbandoni definitivi dalle aree interne, alcuni piccoli paesi italiani sono interessati da una controtendenza: aumentano le migrazioni – per scelta, per necessità, di ritorno – che vanno a ripopolare alcune di queste realtà. Nell’ambito della costruzione di nuove dinamiche di sviluppo di quelli che vengono definiti “comuni ai margini”, numerosi studi stanno concentrando i loro sforzi sul legame tra possibili rinascite delle aree interne e mobilità internazionale. In particolare, la maturata consapevolezza del carattere strutturale del fenomeno migratorio, unita ad una progressiva decrescita demografica dei comuni ai margini, ha indotto alcuni luoghi a costruire delle politiche di accoglienza e integrazione che guardassero alle migrazioni non come un evento emergenziale di breve periodo ma come parte di una strategia di sviluppo del territorio ben definita (Caroli Casavola et al., 2022). L’analisi della letteratura ha evidenziato come la maggior parte degli studi sul rapporto tra nuovi arrivi e rinascita delle aree interne siano incentrati sullo sviluppo di un quadro teorico, con limitati esperimenti di ricerca empirica sul campo. Ciò che rischia di non emergere è il punto di vista dei newcomers stessi. Per rispondere all’esigenza di analizzare le migrazioni internazionali come un fenomeno complesso, diversi ricercatori sociali, negli ultimi anni, stanno sperimentando, sempre più frequentemente, metodi visivi-partecipativi, applicati attraverso strumenti creativi, come fotografie, mostre d’arte e documentari. Non è inusuale, inoltre, che gli strumenti di indagine partecipativa vengano applicati in contesti rurali e di piccole dimensioni, dove marginalità territoriale e migrazioni hanno modo di relazionarsi (Moralli, 2024; Nikielska-Sekula, 2020). Partendo da queste considerazioni, l’obiettivo di questo lavoro è di analizzare da vicino i progetti di accoglienza e integrazione (SAI) attivi in comuni italiani di piccole dimensioni, attraverso la realizzazione di una ricerca visuale partecipativa, con l’obiettivo di ascoltare le voci dei beneficiari dei progetti. L’indagine si è svolta attraverso due ricerche sul campo condotte in due comuni italiani (uno in Calabria e l’altro in Piemonte), entrambi interessati da un progressivo spopolamento e promotori/gestori di politiche di accoglienza e integrazione. Le ricerche sono state guidate da alcuni interrogativi: è davvero possibile il raggiungimento della piena autonomia e inclusione sociale ed economica dei cittadini extra-UE ospiti in piccoli comuni aderenti alla rete Sai? Quali sono gli elementi che facilitano i percorsi di inclusione e di autonomia dei beneficiari dei progetti in territori di dimensioni ridotte e quali, invece, i fattori che ne determinano l’esclusione dalla vita sociale ed economica del paese? In che modo la presenza e il coinvolgimento dei newcomers può contribuire alla rigenerazione e allo sviluppo socioeconomico dei territori analizzati? Per via delle specificità dei singoli territori, la ricerca non ha finalità comparative ma intende tracciare le principali narrazioni emerse dai partecipanti all’indagine, al fine di individuare caratteristiche comuni e differenze all’interno dei due casi analizzati. La prima sezione del lavoro riflette sul significato della nozione di “margine” nelle scienze sociali, dalle sue origini alle declinazioni di marginalità sociale e territoriale; particolare attenzione sarà rivolta ai processi di innovazione sociale come strumenti per favorire la partecipazione diretta e le dinamiche di empowerment di gruppi marginali, e ai principali modelli interpretativi che ci aiutano a comprendere le cause della marginalità territoriale. Il secondo capitolo approfondisce il significato e le modalità attraverso le quali le aree marginali si sono evolute negli ultimi anni, a livello europeo e nel contesto italiano, esplorando, inoltre, il ruolo che possono avere le migrazioni internazionali come motore di sviluppo in questi territori. La terza sezione analizza l’evoluzione e le motivazioni delle migrazioni in Europa e in Italia, mentre il quarto capitolo ricostruisce la storia delle politiche di accoglienza e integrazione all’interno del contesto italiano, focalizzandosi in particolare sul sistema di seconda accoglienza e la sua declinazione a livello locale. La quinta parte del lavoro è dedicata all’esplorazione del contributo della sociologia visuale e della ricerca partecipativa agli studi migratori, mentre il sesto capitolo riporta la metodologia di indagine principale utilizzata per analizzare i casi di studio, ovvero il photovoice, un metodo di ricerca-azione partecipata che, attraverso la fotografia, mira a creare le condizioni in cui i partecipanti abbiano il potere di far sentire la propria voce. Per rendere questo lavoro di ricerca maggiormente robusto, al photovoice è stata affiancata la conduzione di interviste a testimoni privilegiati, che hanno confermato, approfondito, o confutato le ipotesi teoriche emerse successivamente alla laboratoriale. Il settimo e l’ottavo capitolo sono dedicati interamente ai due casi di studio: all’interno vengono riportate le modalità attraverso cui si sono svolte le ricerche sul campo, i risultati emersi dal laboratorio, dalle interviste ai testimoni privilegiati e dai due eventi di disseminazione pensati per raccontare alle comunità locali le esperienze gli ospiti Sai. Infine, nell’ultimo capitolo sono riportati i principali risultati emersi dall’interpretazione dei dati e le sfide e le questioni etiche che abbiamo affrontato nel corso delle indagini. In particolare, come avremo modo di approfondire, l'utilizzo di una metodologia partecipativa, seppur non esente da alcune criticità, si è rivelata particolarmente utile per promuovere il coinvolgimento dei partecipanti in qualità di cittadini attivi, consentendo la co-costruzione di ipotesi condivise al fine di rendere i luoghi del vivere quotidiano maggiormente accessibili e accoglienti per tutta la comunità.

Research products

11573/1682480 - 2023 - The sustainability push in the Basilicata's Inner Areas. The case of Calvello and Ge.Fo.Cal
Iannace, Davide Emanuele; Lang, Giulia; Rossi, Francesca - 04d Abstract in atti di convegno
conference: 9th Ethnography and Qualitative Research International Conference (Trento)
book: ERQ23 - Abstract Book - ()

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