Titolo della tesi: La città storica e la nuova questione urbana. Strategie e strumenti per la rigenerazione nel piano urbanistico locale
La città storica rappresenta una componente fondamentale nell’ambito delle attuali strategie di rigenerazione urbana e, pertanto, sta ricevendo una rinnovata crescente attenzione all’interno del dibattito teorico disciplinare e sul piano concettuale del progetto urbanistico contemporaneo, in quanto dovrebbe esserle attribuito il ruolo di guida ed indirizzo per la comprensione e il governo delle componenti strutturanti del territorio e per la definizione delle strategie di pianificazione della città contemporanea. Il passaggio dal concetto di “centro storico” a quello di “città storica”, intesa come organismo vivente in continua evoluzione, implica un radicale ripensamento sul senso della tutela e della gestione del patrimonio storico-culturale, così come il superamento di una nozione classica di città, di un approccio storico riduttivamente concentrato sulla dimensione urbana – di cui la conflittualità centro-periferia rappresenta una chiave di lettura emblematica – e persegue un’estensione globale del principio di conservazione anche attraverso l’accreditamento di ogni parte del territorio e di ogni periodo storico comunque connesso al significato della memoria nell’immaginario collettivo.
La tesi si focalizza dunque sul progetto della città storica che oggi richiede una nuova riflessione sui processi di funzionamento della città e sulle trasformazioni economiche e sociali, in quanto il suo ruolo all’interno della città contemporanea deve essere riletto a fronte della cosiddetta nuova questione urbana identificata come espressione della cultura contemporanea, che presenta molteplici caratteri patologici: la non sostenibilità del sistema delle infrastrutture per la mobilità; l’alto consumo di suolo; la mancanza strutturale di spazi pubblici; la presenza diffusa di aree dismesse, abbandonate e sottoutilizzate, eredità di un modello di sviluppo non più sostenibile; l’acuirsi delle problematiche relative al depauperamento e all’inquinamento delle componenti ambientali; la crescita di profondi squilibri territoriali. Tali usi dello spazio urbano spesso determinano forti pressioni sul patrimonio storico minacciandone la conservazione e mettendo in crisi l’identità dei luoghi, e pertanto determinano condizioni di marginalità socioeconomica, urbanistica e culturale tipica dello sviluppo delle grandi aree urbane nel loro complesso, laddove anche un centro storico, se abbandonato, rimane periferico nel cuore della città.
In contrasto con i fenomeni di gentrification e turistificazione o di spopolamento e svuotamento delle funzioni pubbliche che caratterizzano molti contesti storici delle città mediterranee grandi e medie, la tesi è volta alla definizione di un modello di pianificazione che contribuisca alla rigenerazione di tale contesto e che si sostanzi nella possibilità di poter abitare, lavorare, usufruire di servizi e spazi pubblici di qualità, attraverso una città storica inclusiva, attrattiva e rigenerata. Pertanto, a partire da questa esigenza, la ricerca, mediante un approccio induttivo, iterativo e interscalare, è finalizzata ad individuare le possibili strategie, strumenti e regole per governare la città storica in modo da garantirne una concezione dinamica, affinché non sia intesa solo come spazio della memoria ma come luogo della vita contemporanea. La valorizzazione e la rifunzionalizzazione diventano quindi un importante mezzo di tutela e conservazione delle componenti che costituiscono la città storica, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali che ne riconoscono il valore come memoria storico-culturale e come risorsa per attivare processi di rigenerazione attraverso l’attribuzione di nuovi valori d’uso e nel rispetto dei principi di sostenibilità e di inclusione.
Come emergerà in numerosi passaggi della presente ricerca, la progettazione dei contesti storici comporta la considerazione di numerose variabili, di diversi fattori e di molteplici piani di comprensione ed i percorsi per la loro rigenerazione sono altrettanto plurimi, così come lo sono le tipologie di soggetti coinvolti, gli strumenti da mettere a sistema e le modalità di intervento. Proprio nella consapevolezza di tale complessità, della dinamicità del campo d’indagine e della necessità di approcci complementari, si è scientemente evitato di proporre determinazioni univoche e generalizzanti, ma si è piuttosto voluta evidenziare la molteplicità di nodi da considerare nella predisposizione di un Piano locale innovato nel quale la città storica abbia un ruolo cardine, tentando di definire nuovi e innovati riferimenti cognitivi e strategie progettuali, nuovi approcci, nuove regole e innovati strumenti per rispondere alle istanze di rigenerazione della città contemporanea mediante la valorizzazione e rifunzionalizzazione della città storica, nella consapevolezza che la “conservazione sia il vero luogo dell’innovazione”.