Thesis title: MATERIALI BIO-COMPOSITI IN ARCHITETTURA. Alternativa naturale ai materiali compositi petroleum-based per la costruzione di facciate innovative in area Mediterranea
Tra i problemi che al giorno d’oggi il mondo occidentale si trova a fronteggiare, assume un ruolo fondamentale quello di trovare un giusto equilibrio tra la salvaguardia dell’ambiente naturale e i vantaggi e gli svantaggi che derivano dall’utilizzo e dallo sfruttamento delle materie prime che da esso è possibile estrarre. A partire dal secondo dopoguerra, il boom economico e la nascita della “società dei consumi”, il grande sviluppo tecnologico dell’Occidente e dei trasporti che permettono il rapido spostamento di materiali e prodotti in tutto il mondo, attivando il processo di globalizzazione, hanno determinato nell’uomo la percezione di una disponibilità infinita delle risorse. Da questo illusorio senso di infinitezza nasce e si sviluppa un modello di produzione e consumo definito “lineare”, basato su un ciclo di “produzione – uso – dismissione” dei beni che, per seguire le leggi di mercato e generare una crescita dei consumi, diventa sempre più rapido, riducendo i tempi di vita dei prodotti. L’impatto che ne consegue, non solo in fase di estrazione, ma nell’intero ciclo di vita della materia, fino alla dismissione, risulta essere devastante e irreparabile per l’ambiente. Difatti, un maggiore utilizzo di risorse porta inevitabilmente a una maggiore produzione di rifiuti. L’elevatissimo impatto ambientale dei materiali da costruzione ad ogni fase del ciclo di vita dell’edificio, a partire dal processo di estrazione delle materie prime, passando per la produzione, il trasporto, la posa in opera, la dismissione e smaltimento, unitamente alla quantità di risorse naturali ed energetiche impiegate e alla quantità di rifiuti prodotti ad ogni fase del ciclo produttivo, risulta essere uno degli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile. Nuove politiche e linee di indirizzo si rivelano dunque necessarie per la sopravivenza del pianeta, cercando risposte che non si limitino a operare sulle quantità, ma di intervenire invece sulla qualità dei processi di produzione e sul recupero di materiali ai quali è possibile dare una seconda vita, riducendo gli sprechi e utilizzando al meglio le risorse, avvicinandosi sempre di più ad un modello economico “circolare” basato su policy di rientro che vedono nei rifiuti e negli scarti industriali, delle risorse materiali per una nuova produzione. In tal senso, il settore industriale ha già in parte ravvisato le grandi opportunità legate all’aumento della produttività delle risorse e all’utilizzo di risorse derivanti da fonti rinnovabili.
Alla luce di ciò, la presente Ricerca dottorale si inserisce nell’ambito delle tecnologie legate all’architettura e delle innovazioni di processo e di prodotto, a partire dalla constatazione della necessità di un approccio progettuale che ponga in primo piano l’eco-efficacia non solo dei materiali da costruzione, ma anche dei processi che ne portano alla produzione, all’ utilizzo e alla dismissione. In particolare il presente lavoro di Tesi affronta la tematica dell’efficienza energetica ed ecologica in architettura sotto il profilo dei materiali da costruzione, analizzando le possibilità di utilizzo di rifiuti e materiali di scarto industriale, al fine di proporre soluzione che siano in grado di razionalizzare l’uso delle materie prime secondarie e di diminuire l’impatto ambientale in campo edilizio. E’ stata indagata nello specifico l’area dei materiali Bio-compositi derivanti da scarti di produzione provenienti dall’industria agro-alimentare e tessile, visti come alternativa naturale ai tradizionali materiali da costruzione, in quanto sono in grado di ridurre l’impatto sull’intero ciclo di vita degli interventi che ne fanno uso, nell’ottica di un sistema edilizio quanto più possibile prefabbricato, disassemblabile e compostabile, che contribuisca alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti e alla diminuzione della domanda di materie prime.