FRANCESCO RAINONE

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIV



Titolo della tesi: L'abuso del diritto

La presente tesi di dottorato affronta alcuni temi e problemi di diritto romano (attinenti al diritto di proprietà e al diritto delle persone), che possono essere considerati sotto l'aspetto della c.d. teoria dell'abuso del diritto. Dopo un'introduzionbe sulla dottrina ottocentesca, che non solo ha creato la categoria, ma che altresì l'ha applicata al diritto romano, si tratta in particolare: dell'espressione "ius utendi et abutendi", cioè della sua origine e del preciso significato che ad essa dev'essere attribuito; indi della "aemulatio", vero e proprio antecedente dell'abuso del diritto: essa è considerata all'interno della disciplina dei rapporti di vicinato e dunque in relazione al diritto delle servitù, allo scopo di comprendere se nel complesso teorico del diritto romano potesse aver luogo, ed in che forma, una teoria degli atti emulativi. Si tratta poi, più brevemente, dei testi del Digesto riguardanti il regime delle acque private, che tradizionalmente sono stati reputati come prova dell'esistenza dell'abuso del diritto in diritto romano. Infine, si prendono in considerazione i testi (sopratutto costituzioni imperiali), che vietano il maltrattamento degli schiavi, e più in generale quelli che volti a limitare il potere del "pater familias": spesso considerati anch'essi come fonte di divieto dell'abuso del diritto, si è tentato d'indagarne l'effettiva portata sia storica sia concettuale.

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