Dottorato in TECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE MALATTIE DELLO SCHELETRO,
DELLA CUTE E DEL DISTRETTO ORO-CRANIO-FACCIALE

Titolo della tesi: Tecnica innovativa di cranializzazione ed obliterazione del seno frontale mediante “double flap” pericranico per il trattamento delle fratture del seno frontale in traumi complessi del basicranio anteriore.

Obiettivo dello studio Le fratture del seno frontale in ambito di traumi cranio facciali ad alto impatto possono presentare notevoli complicanze, di cui la più frequente è rappresentata dalla fistola liquorale post-traumatica, che deve essere trattata nel breve periodo per separare il comparto intracerebrale dalla comunicazione con il massiccio facciale mediante il dotto naso-frontale, al fine di evitare la comparsa di infezioni a livello del sistema nervoso centrale. Questo studio propone un innovativo metodo di obliterazione del seno frontale mediante apposizione di doppio flap di lembo pericranico vascolarizzato, da confrontare con la tecnica di cranializzazione standard del seno frontale con singolo flap vascolarizzato Materiali e metodi Dal 2010 al 2020 sono stati presi in esame 40 pazienti operati per frattura della parete posteriore del seno frontale associata a fistola liquorale e/o frattura orbitaria e/o ematomi intra-extradurali, di cui 30 sono stati trattati mediante approccio bicoronale e tecnica di cranializzazione standard del seno frontale con singolo flap vascolarizzato, e 10 sono stati trattati mediante approccio bicoronale e obliterazione del seno frontale mediante apposizione di doppio flap di lembo pericranico vascolarizzato. Il follow up clinico radiologico ha interessato i 12 mesi successivi all’evento traumatico. Risultati I 40 pazienti trattati chirurgicamente mediante approccio bicoronale presso il nostro Istituto hanno presentato un buon outcome clinico radiologico a 12 mesi. Tra questi il gruppo di 10 pazienti trattati con la nuova tecnica di double flap pericranico non ha riporrato alcun evento avverso correlato alla tecnica chirurgica proposta, dimostrando così di diminuire sensibilmente i rischi infettivi seppur bassi correlabili alla tecnica standard. Conclusioni Sebbene sia ancora uno studio iniziale, questo tipo di procedura sembra risultare una valida alternativa alla cranializzazione mediante singolo flap pericranico standard, rappresentando le tecniche ideali per ottenere una ricostruzione esteticamente adeguata e con bassi rischi di comorbidità in pazienti che presentano fratture complesse post-traumatiche del seno frontale e del basicranio anteriore.