FRANCESCO LIBERTINI

Dottorando

ciclo: XXXVIII
email: francesco.libertini@uniroma1.it




supervisore: Prof. Giuseppe Motta

Ricerca: Non solo «brava gente». Il collaborazionismo italiano nella persecuzione antiebraica: il caso di Roma attraverso i processi della Corte di Assise Penale (settembre 1943-giugno 1944)

Francesco Libertini si laurea nel 2001 in Storia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze con voti 110 e lode con una tesi dal titolo "Il «biennio nero» nel Circondario di Firenze (ottobre 1920 - ottobre 1922). L’uso della violenza nel radicamento del potere fascista a livello locale" (Relatrice Prof.ssa Simonetta Soldani). Nel 2004 consegue l’abilitazione all’insegnamento presso le Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento nella Scuola Secondaria (SSIS, di durata biennale) di Firenze per la classe di concorso di Storia e Filosofia. Nel 2006 consegue il diploma del Corso di perfezionamento post lauream in "Scienza e Filosofia. Temi di Epistemologia generale e applicata", istituito presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze. Tra il 2009 e il 2011 consegue tre Master Universitari di II Livello istituiti presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sui seguenti temi: 1) "Filosofia, logica e storiografia. Didattica e Ricerca", 2) "Il Novecento: aspetti storici ed economici", 3) "Educare alla cittadinanza". Dal 2004 al 2022 lavora come insegnante di Storia e Filosofia nei Licei prima in provincia di Firenze e poi in provincia di Roma. Dal 2018 è insegnante di ruolo presso il Liceo Scientifico Touschek di Grottaferrata (RM), dove con i propri studenti ha realizzato vari progetti didattici sulla Shoah in collaborazione con l’Associazione "Progetto Memoria" e con la "Fondazione Museo della Shoah" di Roma. Dal novembre 2022 è Dottorando in “Storia e Culture dell’Europa” all’Università La Sapienza di Roma con un progetto di ricerca dal titolo "Non solo «brava gente». Il collaborazionismo italiano nella persecuzione antiebraica: il caso di Roma attraverso i processi della Corte di Assise Penale (settembre 1943-giugno 1944)", che si pone l’obiettivo di indagare le dinamiche della persecuzione antiebraica nella Roma occupata dai tedeschi e di scoprire nuove figure di collaborazionisti italiani soprattutto attraverso lo studio dei processi celebrati nel dopoguerra a carico di quest’ultimi.

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