FRANCESCA NAPOLI

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXI



Titolo della tesi: Le migrazioni forzate e i limiti di applicazione del diritto di asilo. Il caso della Nigeria.

Abstract Questo lavoro si prefigge lo scopo di investigare i limiti e le potenzialità che caratterizzano il sistema di protezione internazionale italiano, in merito alla capacità di rispondere alle emergenti esigenze di tutela sollevate dai nuovi flussi di migranti forzati. Prima di addentrarsi nelle questioni legali, data la complessità del tema da trattare, si è scelto di procedere ad una verifica dei termini che compongono la nostra domanda di ricerca, decodificandoli attraverso un’analisi di matrice sociologica, storica, politica e giuridica. Ciascun capitolo provvederà a chiarire un tassello necessario ai passaggi successivi della ricerca, adottando un approccio multidisciplinare che segue un metodo d’indagine misto. All’interno del primo capitolo, ci si è interrogati sul fenomeno delle migrazioni forzate esplorandone le cause e passando in disamina le teorie sociologiche in materia, analizzando le varie categorie in cui è frammentato, per poi ricomporre la figura del rifugiato, nella sua essenza, attraverso una disamina delle varie concettualizzazioni che ha proposto la dottrina. Il secondo capitolo analizza le varie fasi che ha attraversato l’asilo e con esso la figura del rifugiato, osservando i processi storici ed istituzionali che hanno condotto all’attuale regime internazionale di protezione dei rifugiati il quale non va inteso come la trasposizione di un ordine naturale, bensì come il prodotto di valutazioni ed esigenze legati ad interessi nazionali e globali. Il terzo capitolo, dopo aver chiarito il rapporto di genus a species che intercorre tra i concetti di asilo e rifugio, analizza il regime sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, attraverso la lente dei diritti umani, ripercorrendo le tappe evolutive compiute da dottrina e giurisprudenza per estenderne i margini applicativi utilizzando la chiave di volta del principio di non refoulement. Nel quarto capitolo si restringe il campo di osservazione all’ambito europeo, analizzando i progressi ermeneutici compiuti dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sempre in materia di non refoulement, arrivando ad istituire un vero e proprio obbligo in capo agli Stati. Si procederà ad esaminare la normativa dell’Unione Europea in materia di asilo, che recepisce le interpretazioni della Corte, introducendo una forma di tutela complementare al rifugio: la protezione sussidiaria. Nel quinto capitolo si passa in rassegna il sistema di protezione dello straniero nel contesto italiano, soffermandoci sull’asilo costituzionale e sull’istituto della protezione umanitaria, nonché sulle conseguenze della sua abrogazione. Il sesto capitolo è dedicato al caso studio dei richiedenti asilo nigeriani in Italia, emblema dei migranti forzati in fuga dalle catastrofiche conseguenze di uno Stato fallito. Analizzato il contesto della Nigeria, si provvederà ad esaminare le statistiche ministeriali che indicano i tassi di accoglimento e rigetto dei richiedenti asilo nigeriani in Italia, dal 2008 al 2019. Tali dati ci forniranno una risposta parziale alla nostra domanda circa la capacità del sistema di protezione italiano, nella sua fase amministrativa, di rispondere ai bisogni emergenti dai nuovi flussi migratori. Successivamente, si esaminerà un campione qualitativo dei verbali di audizione di richiedenti asilo nigeriani diniegati, rilasciati dalle Commissioni Territoriali, organo amministrativo deputato a filtrare le storie di vita dei richiedenti, e riscontrare, al loro interno, la sussistenza degli elementi sufficienti per il riconoscimento di una forma di protezione. Questo esame ci consentirà di esplorare il modus operandi delle Commissioni e le dinamiche che si celano dietro il rifiuto della protezione, fornendo tridimensionalità alla nostra risposta di ricerca.

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