Phd in PRIVATE AUTONOMY BUSINESS, WORK AND
PROTECTION OF RIGHTS IN EUROPEAN AND INTERNATIONAL PERSPECTIVE

Thesis title: L'Offerta al pubblico di crypto-asset

Oggetto del presente lavoro è l’analisi di alcune delle problematiche regolatorie connesse allo svolgimento delle operazioni di Initial Coin Offerings. La presenza di notevoli elementi di similitudine tra le operazioni di Initial Coin Offerings e le più tradizionali forme di funding (in particolare operazioni di Initial Public Offerings ed operazioni di crwdfunding) nonché i numerosi casi di truffa che si sono verificati, hanno progressivamente attratto l’attenzione dei regolatori di tutto il mondo. A livello europeo, sulla base di pubbliche consultazioni ed una serie di eventi incentrati sul Fintech, nel settembre 2020 la Commissione Europea ha adottato un pacchetto per la finanza digitale (“Digital Finance Package”) che comprende, tra l’altro, una bozza di Regolamento volto a disciplinare nel contesto europeo il fenomeno delle Initial Coin Offerings: il Regolamento MICA (Markets in Crypto-assets Regulation). Si tratta di una proposta di regolamento volta ad introdurre un regime ad hoc per il mercato primario e secondario di tutte le cripto-attività che non rientrano nella vigente legislazione dell’Unione Europea in materia di servizi finanziari. Obiettivo del presente lavoro è effettuare una critica alla Bozza di Regolamento MICA con riferimento a due principali tematiche: il relativo ambito di applicazione e la scelta del legislatore europeo di prevedere specifici obblighi di disclosure per gli emittenti ai fini dello svolgimento delle offerte. Il lavoro è organizzato come segue: nel primo capitolo vengono presentate le principali caratteristiche delle operazioni di Initial Coin Offerings, anche a confronto con le tradizionali tecniche di funding. Si introducono, inoltre, le problematiche regolatorie poste da tali operazioni sia con riferimento all’inquadramento giuridico dei token oggetto di offerta sia con riferimento alla disciplina dell’offerta. Infine, dopo un’analisi comparatoria dei più rilevanti approcci adottati in contesti extracomunitari, si introduce la scelta regolatoria effettuata dall’Europa: il Digital Finance Package e, in particolare, il Regolamento MICA. Nel secondo capitolo viene affrontato il problema definitorio posto dalla bozza di Regolamento MICA che, almeno nella formulazione attuale, non sembra fornire chiarezza con riferimento al proprio ambito di applicazione soprattutto con riferimento alla distinzione tra ciò che costituisce strumento finanziario ai sensi della Direttiva MIFID II e ciò che, per differenza, rientra nell’ambito di applicazione della bozza di Regolamento MICA Oggetto del terzo capitolo è infine una critica alla disciplina dell’offerta primaria prevista dal regolamento MICA con particolare riferimento all’obbligo di pubblicazione del white paper.