Titolo della tesi: La prostituzione tra dignità umana e libertà. Un'analisi costituzionale
La ricerca si propone di analizzare se, e in che termini, la prostituzione sia compatibile con le coordinate assiologiche fondamentali della Costituzione. In particolare, si è scelto di focalizzare l’attenzione su una particolare espressione prasseologica della prostituzione, caratterizzata dalla scelta libera e consapevole di prostituirsi (c.d. prostituzione volontaria). Questa particolare fenomenologia interroga, sul piano costituzionalistico, tanto la dignità umana, nella sua duplice dimensione oggettiva e soggettiva, quanto la libertà, nelle sue molteplici declinazioni (positiva e negativa, sessuale ed economica). Prendendo le mosse da una ricostruzione del quadro normativo e giurisprudenziale in tema di prostituzione (primo capitolo), l’indagine approfondisce innanzitutto il rapporto tra prostituzione volontaria e dignità umana per come configurato dalla recente giurisprudenza costituzionale (secondo capitolo). Con la sentenza n. 141/2019, infatti, la Corte costituzionale ha affermato che, anche là dove la scelta di prostituirsi sia libera e consapevole, l’opzione legislativa di sanzionare penalmente i terzi che pongono in essere le cc.dd. condotte parallele si giustifica alla luce della necessità di tutelare la dignità umana e i diritti fondamentali della persona che si prostituisce, in quanto soggetto vulnerabile. Partendo, dunque, da questa presunzione di vulnerabilità, il terzo capitolo indaga il rapporto tra prostituzione e libertà nel tentativo di proporre una configurazione che, spostando l’attenzione sulla relazione concreta che si instaura tra la persona che si prostituisce e la persona che acquista la prestazione sessuale, sia capace di riconoscere uno spazio di libertà nella scelta prostitutiva e che, al tempo stesso, non abdichi rispetto alla necessità di tutelare i diritti fondamentali delle persone che si prostituiscono, in un’ottica eminentemente personalistica.