Titolo della tesi: Un’isola ambivalente. La società veneto-cretese, la congiuntura trecentesca e la nascita di un’identità medievale (1299-1363).
La presente tesi propone un’indagine complessiva sulla società veneto-cretese nella prima metà del Trecento, con l’obiettivo di coglierne le principali dimensioni e trasformazioni. Attraverso l’analisi di fonti edite e inedite conservate nel fondo Duca di Candia dell’Archivio di Stato di Venezia, si delinea il profilo di una società complessa, attraversata da un processo di crescita e riorganizzazione. Tale processo si manifesta nel ruolo assunto dal ceto dirigente cretese nel Mediterraneo orientale e nei rapporti diplomatici con Venezia, nelle dinamiche economiche di espansione e contrazione che interessarono l’isola, ma anche nelle interazioni transculturali tra le diverse componenti locali. Queste spinte, al tempo stesso causa e conseguenza del mutamento in corso, contribuirono alla progressiva definizione di un’identità locale ambivalente: in parte allineata al dominio veneziano, in parte frutto di negoziazioni e ibridazioni quotidiane. Il culmine di questo processo si colloca proprio a ridosso dello scoppio della rivolta di San Tito, nel 1363, che ne segnò tanto l’apice quanto la sua simbolica interruzione. L’integrazione di ulteriori fonti documentarie e letterarie, unitamente ai contributi della storiografia più recente, consente di ricostruire con maggiore precisione una trasformazione profonda, capace di mettere in discussione le tradizionali distinzioni tra categorie economiche, sociali, culturali e politiche.