Dottorato in DIRITTO ROMANO, TEORIA DEGLI ORDINAMENTI E
DIRITTO PRIVATO DEL MERCATO

Titolo della tesi: Giustizia tecnica e diritto. Al di là del nichilismo digitale

Questo studio intende ripercorrere l’evoluzione e la conseguente affermazione del pensiero nichilista nell’epoca post-moderna, con particolare attenzione agli ambiti tematici che hanno determinato la spinta tecnologica ormai imperante nelle diverse dimensioni del reale, tanto da aver trasformato la società stessa in un sistema tecnico . Nella prima parte viene affrontata la questione nichilista in ambito giuridico, con un costante riferimento all’attività speculativa di Bruno Romano, laddove riflette su come la discussione sulla giustizia ‘risulta essere priva di senso’ all’interno di un paradigma tecnocratico che si situa ‘al di là del bene e del male’ . L’insidia della tecnica nel diritto rappresenta il fil rouge che lega tutte le opere della fenomenologia del diritto di Romano, a partire da Tecnica e giustizia nel pensiero di Martin Heidegger , edita nel 1969, fino ad arrivare alla recentissima Civiltà dei dati. Gli studi di Romano sono essenzialmente rivolti al: «processo di crescente ingegnerizzazione che riguarda l’intera vita del fenomeno (giuridico), dall’attività legislativa a quella giurisprudenziale» . In assonanza teoretica con le sollecitazioni di Romano, l’esposizione si concentrerà sull’analisi del pensiero di Jacques Ellul, le cui vaste dimensioni speculative risultano ancora poco recepite nel dibattito scientifico nazionale; un divario che occorre \assolutamente colmare, perché le sue tesi sulla tecnica, a tratti profetiche, sono strettamente connesse all’universum filosofico-giuridico. Per Ellul, la dimensione occupata dalla tecnica è tale da farla apparire totalizzante, tanto da poter constatare come la scienza giuridica e lo Stato totalitario costituiscono il naturale evolversi della sua essenza.