FEDERICO PARISELLI

Dottorando

ciclo: XXXIX
email: federico.pariselli@uniroma1.it




supervisore: Emanuele Senici
co-supervisore: Simone Caputo

Ricerca: La Germania dimenticata. La Erbepflege musicale nella DDR come percorso di ricostruzione identitaria

Curriculum: Storia e analisi delle culture musicali

La mia ricerca intende approfondire l'idea di tradizione – Erbe e/o Tradition – nella Deutsche Demokratische Republik (DDR). Nell’alveo del pensiero di Marx, l’intellighenzia della Repubblica democratica tedesca propose una rilettura critica della storia non solo nazionale (da Bach al Novecento), ma anche internazionale, allargando i confini spaziali e temporali. La Germania Est si proponeva utopicamente di confutare metodi e assunti dei modelli cosiddetti borghesi (anche in accademia) e istituire un'alternativa all'Occidente capitalistico. Contrariamente ad altre esperienze novecentesche, la tradizione nella DDR non significò mai rottura, bensì rapporto col passato. Nelle prassi compositive, la realtà fu più sfaccettata e la disillusione rispetto agli ottimistici progetti iniziali di ricostruzione morale lasciò spazio a interessanti criticità.
Intendo dunque mettere in luce il plurivoco, sfaccettato e mutevole dibattito corale che si sviluppò nell'arco dei quarant'anni dello stato tedesco-orientale. Politici, intellettuali, musicologi, critici e compositori mirarono al recupero di un'identità tedesca, per mostrare al mondo la possibilità di una Germania "altra" ("vera", in confronto a quella occidentale), baluardo di umanesimo, pacifismo e internazionalismo. Essi tentarono di rimodulare una connessione tra arte e popolo che fosse sempre calata nella storia e funzionale all'edificazione del socialismo. Motori culturali della Germania Est furono l'antifascismo, la sua attualizzazione critica e il confronto costante con un passato tragicamente compromesso dalla tragedia hitleriana.
Al centro della mia ricerca si collocano diverse questioni: l'importanza della tradizione per il presente, la musica come identità e come attività sociale, la scelta del canone, la necessità di una dimensione organizzativa e produttiva statale, gli obiettivi della ricerca scientifica con le sue prospettive.
In definitiva, il presupposto da cui partire è che occorra mettere da parte la concezione, oramai obsoleta, per cui le produzioni del blocco socialista rappresentarono dei sottoprodotti estetici di propaganda, e lasciarsi alle spalle modelli storiografici focalizzati solo ed esclusivamente sulla questione della dittatura e della censura.


Laureato presso l'Università "Sapienza" di Roma al corso Triennale in Letteratura, Musica, Spettacolo con una tesi sulle esecuzioni dell'Otello verdiano incise su disco e registrate in video. Laureato presso "Sapienza" al corso Magistrale in Musicologia con una tesi sul teatro musicale in Europa e negli Stati Uniti nella seconda metà del Novecento. Ha svolto studi di pianoforte da privatista e in conservatorio. Ha partecipato al Master in Analisi e teoria musicale, in collaborazione tra il GATM (Gruppo di analisi e teoria musicale) e l'Università della Calabria. Collabora con la IUC, l'Istituzione universitaria concerti dell'Università "Sapienza" di Roma, nella stesura di programmi di sala per le stagioni concertistiche.

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