ERMAL SINA

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIII


supervisore: Alessandro Simonicca, Maria Chiara Giorda

Titolo della tesi: Valorizzazione del patrimonio culturale e religioso in Albania per lo sviluppo del turismo religioso (il caso della regione di Valona)

Valorizzazione del patrimonio culturale e religioso in Albania per lo sviluppo del turismo religioso (il caso della regione di Valona) Abstract La civiltà del popolo albanese sembra aver aggiungento alla fede e alla religione un elemento che lo nobilita e lo completa: la tolleranza. Già, perché lo spiccato senso di tolleranza religiosa è la specifica caratteristica della nazione albanese. Originata dalla secolare convivenza di fedi diverse, cristiani cattolici ed ortodossi, musulmani e bektashi, hanno dato vita lungo i secoli ad uno straordinario esempio di coabitazione e di rispetto reciproco, fenomeno senza pari nel continente europeo. Mai i conflitti religiosi sono stati causa di divisioni interne. È anche vero però che nell’arco della loro storia movimentata gli albanesi sono passati facilmente da una religione all’altra a seconda degli interessi del momento storico. Uno degli aspetti più importanti del periodo di transizione post-comunista in Albania è la ricomparsa delle fedi religiose dopo l’abolizione della norma, emanata nel 1967, che vietava tutte le forme di pratiche religiose. La moderazione con cui gli albanesi hanno riabbracciato le religioni rispecchia l’atteggiamento personale e cauto che hanno tradizionalmente avuto verso il benessere spirituale. Nell’arco della loro movimentata storia gli albanesi, come spesso accade in regioni geografiche molto povere e difficilmente raggiungibili, hanno mantenuto sempre una forte componente pagana, vivendo le conversioni religiose in relazione alle convenienze del momento. Dopo il disfacimento dell’Impero Ottomano e la formazione dello Stato indipendente albanese nel 1912, il governo si proclamò laico. Dopo la vittoria del comunismo, nel 1945, gli albanesi erano inizialmente liberi di professare la propria fede. La forte spinta per educarli a capire ed accettare l’ideologia socialista, però, mirava alla distruzione dei costumi e delle vecchie tradizioni, patriarcali e conservatrici. Fu così che nel 1967 la religione venne bandita e tutte le pratiche religiose interdette; ciò fece dell’Albania il primo stato totalmente ateo nel mondo. L’articolo 55 del codice penale prevedeva la reclusione da 3 a 10 anni per chi facesse propaganda religiosa, producesse o distribuisse scritti religiosi; molte in realtà furono le persone giustiziate senza processo. In oltre vari edifici e oggetti di culto furono danneggiati o anche distrutti. Dopo il crollo del regime monopartitico, nel 1991, fu abolita l’interdizione delle pratiche religiose; ciò determinò una rinascita graduale della religiosità, che comportò il restauro e la ricostruzione di chiese e moschee. La fine della dittatura segnò quindi l’inizio di un processo di ricostruzione dei luoghi di culto disseminati sul territorio. In tutta onestà occorre dire che il comunismo, suo malgrado, ha dato un contributo notevole per la convivenza e la solidarietà tra le varie componenti religiose. Questo studio si pone come principale obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e religioso dell’area della regione Valona, concentrandosi principalmente al patrimonio religioso cogliendo l’opportunità legata alla maggiore visibilità e accessibilità che puo’ essere favorita da un piano ben strutturato su attivita’ legate all’ identificazione e catalogazione degli edifici e oggetti di culto dell’area. Da qui evidenziare l’importanza di disegnare lo sviluppo di medio-lungo periodo attraverso un approccio, quello del marketing territoriale, che individui e coordini le azioni di promozione e sviluppo dei beni presenti sul territorio per fare emergere, tra l’altro, le opportunità che nuove iniziative inseritenell’ambiente possono fare emergere. In tale ambito, l’utilizzo di tecniche e metodologie di analisi e valorizzazione sofisticate potra’ in luce i principali elementi sui quali si possa articolare il marketing del territorio (Zucchetti, 2008): • la mappatura dei beni religiosi presenti nella regione Valona mediante criteri omogenei al fine di delineare il territorio obiettivo dell’azione di marketing; • l’individuazione dell’interazione tra i diversi attori economici e i soggetti preposti al raggiungimento degli obiettivi dell’azione di marketing per la promozione del turismo religioso; • l’identificazione del valore aggiunto di questo territorio determinato dal sistema di relazioni degli ingredienti che lo costituiscono così come dall’ingresso di nuove elementi (itinerari religiosi, vie di pelegrinaggio ecc) che costituiscono uno stimolo per creare opportunità di sviluppo. Implicazioni pratiche Grazie ai risultati attesi dell’analisi che si condurra’, gli stakeholders interessati potranno avere a disposizione un’aggiornata fotografia dell’offerta del territorioin ambito culturale e religios, potranno conoscere i target di riferimento a cui rivolgersi così come disporrano degli elementi per formulare una efficace strategia del turismo religioso. Originalità del lavoro Il lavoro in oggetto rappresenta un’evoluzione degli studi dedicati a evidenziare le opportunità di valorizzazione di un territorio in Albania, sopratutto nella valorizzazione dei beni religiosi, i quali sono stati trascurati per moltissimo tempo. Traendo spunto dal pensiero sistemico secondo cui impresa e cultural heritage si scambiano valore (Golinelli, 2008) e dalla considerazione che la conservazione del patrimonio culturale moltiplica le risorse attrattive (Vecca, 2007), lo studio coinvolgera’ sia la dimensione storica della religione in Albania, quell organizzativa della valorizzazione del territorio come il networking (Gummesson, 2002) sia il trarre beneficio economico e poter migliorare la vita della comunita’ locale e non solo (Hankinsson, 2007). Metodologia La definizione di una metodologia per la ricerca è stata piuttosto impegnativa, a causa della complessità dell’oggetto di studio. In generale è stato seguito questo schema di lavoro, anche se non tutte le fasi sono state formalmente espresse. La metodologia di approccio al lavoro si sviluppera’ su vari livelli: La fase principale si concentra sulla lettura critica e approfondimento della storia della religione in Albania, nella letteratura esistente per individuare e definire i passaggi storici piu’ importanti fino al giorno d’oggi legati al contesto religioso; In secondo luogo, inoltre, solo attraverso una costante presenza sul campo si potrà analizzare sia se e come si sono sviluppati i meccanismi di sostegno alle pratiche relative al turismo religioso, sia se esse sono state accettate, assorbite ed utilizzate dagli stakeholder. L’utilizzo di un case study per tali ragioni potrebbe essere la scelta più opportuna, poiché, come era già stato suggerito, questa è la strategia di ricerca preferenziale se si vuole comprendere “come e perché” determinati fenomeni si sviluppano ed evolvono all’interno di determinati contesti. Oltre all’osservazione si effettueranno anche delle interviste alla popolazione, per avere una visione più chiara su alcune specifiche questioni relative allo TR nell’area di studio che devono essere maggiormente approfondite. L’indagine sulla popolazione può essere condotta con metodi qualitativi (attraverso ad esempio l’osservazione, le interviste strutturate o semi strutturate), con metodi quantitativi (attraverso la compilazione di questionari), o con metodi misti (interviste e questionari. Approfondimento di una stretegia di sviluppo del turismo religioso: progetto per lo sviluppo locale e regionale dell’area d’intervento (valorizzazione beni culturali/religiosi e sviluppo sociale economico) attraverso una politica di governance territoriale che si concentra sulla Regione di Valona basandosi su due attivitá principali: - Identificazione/mappatura degli oggetti di culto - sviluppo del turismo religioso, come strumento verso cui si potrebbero orientare le future strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio.

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