Dottorato in TECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE MALATTIE DELLO SCHELETRO,
DELLA CUTE E DEL DISTRETTO ORO-CRANIO-FACCIALE

Titolo della tesi: Dermatite atopica e vitamina D: ruolo dei polimorfismi del VDR, correlazione clinico-patologica ed espressione proteica delle Tight Junction, del VDR e del sistema enzimatico della vitamina D in cute

La Dermatite Atopica (DA) è una patologia cutanea infiammatoria a carattere cronico-recidivante, ad eziologia multifattoriale, che si manifesta tipicamente nell’età infantile, ma che può talvolta presentarsi nell’età adulta. La complessa patogenesi è determinata dall’alterazione di tre componenti fondamentali: la barriera cutanea, il sistema immunitario e il microbioma locale. Gli organi barriera rappresentano l’insieme degli epiteli di un organismo e hanno la funzione di delimitare l’ambiente esterno da quello interno, grazie soprattutto allo strato corneo (SC), alla filaggrina e alle Tight Junction (TJ). La compromissione dell’integrità di barriera epiteliale è risultata essere precoce nel corso di diverse malattie infiammatorie e autoimmuni cutanee e sistemiche, come la DA. Il difetto di barriera cutanea, pertanto, rappresenta una caratteristica costante della DA e consente il passaggio anomalo di allergeni e patogeni, cui consegue un’attivazione anomala multiassiale del sistema immunitario, innato e adattativo. La vitamina D e il suo recettore VDR svolgono attività antiproliferativa, pro-differenziativa, antinfiammatoria e immunomodulatoria. Il calcitriolo, una volta trasportato da una proteina cellulare intracitoplasmatica, si lega al VDR, determinando la trascrizione di determinati geni contenenti la sequenza VDRE. Le funzioni della vitamina D dipendono dal recettore e, pertanto, polimorfismi del gene VDR possono alterarne o ridurne la risposta e l’attività. Questo studio nasce con lo scopo di definire il possibile ruolo della vitamina D sul mantenimento dell’integrità della barriera cutanea in pazienti adulti affetti da DA. L’obiettivo primario è l’analisi dei polimorfismi del VDR e la correlazione con il profilo clinico- patologico dei pazienti, in un campione di 43 casi. L’obiettivo secondario è lo studio, in un sottogruppo di 22 pazienti, dell'espressione proteica della filaggrina, delle TJ, del VDR e del sistema enzimatico di sintesi e degradazione della vitamina D, su cute intralesionale e perilesionale.