Titolo della tesi: I mass media tradizionali come veicolo di trasmissione culturale. Analisi dei format televisivi Italiani presenti nella televisione Albanese
Abstract
Questa tesi di dottorato è incentrata sullo studio del panorama mediatico albanese con particolare attenzione alla presenza di influenze culturali di matrice italiana. Per una comprensione esaustiva del tipo di relazioni che intercorrono tra Albania e Italia è stato necessario, prima di tutto, analizzarne la natura che esonda la sola dimensione comunicativa. In questo senso, dunque, è stato redatto un excursus storico, sociale ed economico necessario a definire più in dettaglio il campo di indagine. Il focus della ricerca ha riguardato tutti i mezzi di comunicazione tradizionali, ma in particolare la televisione, oggetto di un campionamento che ha preso in esame i palinsesti tra il 1969 e il 2020. L’analisi dei dati raccolti ha permesso di effettuare, in primis, una mappatura dell’offerta televisiva distinta per generi; successivamente si è proceduto a classificare i singoli programmi, evidenziando, al contempo, le preferenze del pubblico. Questo aspetto ha reso evidenti alcuni tratti fondamentali dell’identità culturale albanese veicolati e costruiti dalla televisione stessa. La vicinanza, non solo geografica, con l’Italia si è manifestata, sin dai primi anni del Novecento, attraverso varie forme, non ultima quella comunicativa veicolata dai mass media. Da strumenti di propaganda nel periodo dell’occupazione fascista dell’Albania, i mezzi di comunicazione si sono evoluti fino ad acquisire nuove forme e nuovi ruoli nel mondo contemporaneo, mantenendo sempre un forte legame con la matrice italiana. Il campionamento dei palinsesti televisivi, in particolare, ha evidenziato una forte presenza di prodotti italiani che possono essere distinti secondo tre categorie: le trasmissioni televisive “pure”, ovvero i programmi e i film italiani ritrasmessi senza alcuna modifica dalla televisione albanese; i format televisivi italiani riprodotti in Albania sotto forma di copie, adattamenti o imitazioni; e infine i programmi originali albanesi che al loro interno includono elementi di cultura italiana.
Il processo di raccolta dei dati si è rivelato molto complesso: la mancanza di enti ufficiali universalmente riconosciuti (come Auditel in Italia) e di collaborazione da parte dei canali privati, ha reso necessario il ricorso a interviste in profondità somministrate a Opinion Leader della televisione albanese. Le figure selezionate sono state individuate attraverso criteri di multidisciplinarità e diversificazione per restituire al meglio la complessità dell’ambiente televisivo, e si sono rivelate essenziali per colmare le lacune nella raccolta dei dati ma anche per offrire un punto di vista interno privilegiato. Dalle parole degli intervistati sono emersi i forti legami con l’Italia che risiedono tanto nelle scelte produttive ed estetiche quanto in quelle tematiche; inoltre si sono delineate alcune criticità interne a un sistema mediale ancora in via di sviluppo.
L’Italia, elemento di influenza sia a livello generale che specifico, rappresenta per l’Albania e per la sua televisione un punto di riferimento culturale imprescindibile, tuttavia permane l’assenza di un vero sguardo critico, capace di selezionare i contenuti in funzione pedagogica: questo favorisce la crescita di una televisione di impronta commerciale, i cui interessi continuano a ruotare intorno ai proventi tralasciando gli aspetti qualitativi.