DOMENICO ANDRACCHIO

Dottore di ricerca

ciclo: XXXV



Titolo della tesi: Il sistema di governo dell’antiriciclaggio. Strumenti attuativi, assetti istituzionali, linee di tendenza.

Lo studio ha ad oggetto la regolazione della prevenzione del riciclaggio di ricchezza illecita e intende correre lungo le linee direttive dell’evoluzione che ha sino a qui interessato tale regolazione al fine di coglierne le trasformazioni in punto di strumenti attuativi e di assetti istituzionali. Ad inevitabili «incursioni interne» sui contenuti della disciplina si affiancheranno, pertanto, considerazioni preordinate a capire come possa essere inteso «dall’esterno» (forma e struttura) il sistema regolatorio preso in esame. In aderenza al compito, proprio del giurista dell’economia, di procedere ad una «sorta di quadro sinottico delle finalità, dei principi, delle nozioni chiave, delle varietà di figure soggettive utilizzate, dei modelli organizzatori (composti, a loro volta, di strutture, funzioni, poteri, procedure, decisioni) che si rinvengono con frequenza e regolarità nelle svariatissime discipline giuridiche delle attività economiche» , la domanda primaria attorno alla quale ruota l’indagine può riassumersi nel «Che cos’è il sistema di prevenzione del riciclaggio?». Da essa traggono poi scaturigine moltissimi altri interrogativi: Quali sono le caratteristiche di questo sistema? Che tipo di regole lo compongono? Qual è il ruolo delle strutture pubbliche (sovranazionali e nazionali)? E quello degli operatori economici tenuti all’osservanza degli obblighi AML? Quali le categorie giuridiche applicabili agli uni e altri? Il piano dell’indagine è strutturato in quattro capitoli. Il Capitolo Primo è finalizzato a comprendere la portata del riciclaggio e gli interessi pubblici che lo stesso è in grado di attentare. Ad esso segue quindi il Capitolo Secondo che, dedicato allo studio delle dinamiche evolutive della regolazione globale ed europea, trova sfogo in una ipotesi ricostruttiva di quelle che paiono essere le caratteristiche indefettibili del sistema sovranazionale. Di poi il Capitolo Terzo: riservato alla analisi della regolazione nazionale della quale viene esplorato lo sviluppo storico e istituzionale, trova conchiusione (al pari di quello precedente) in un tentativo ricostruttivo dei caratteri del sistema italiano. Da ultimo, il Capitolo Quarto, col quale si lascia la dimensione nazionale per proiettarsi nuovamente su quella sovranazionale e, precisamente, europea. Le riflessioni ivi svolte sono dedicate al Pacchetto di misure AML/CFT che, annunciato dalla Commissione europea nel 2020, ha condotto, nel 2021, all’adozione di quattro proposte legislative: tre regolamenti e una direttiva. Pur dandosi atto delle altre tre, l’attenzione è riservata, massimamente, alla proposta di regolamento capace di incidere in misura notevole sull’intera architettura istituzionale dell’antiriciclaggio: l’istituzione di una Autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA) e la correlata creazione di un sistema amministrativo integrato nel quale si trovano ad intervenire le autorità nazionali. Dopo averne indagato le caratteristiche sono dunque individuati gli strumenti attraverso i quali si mira a realizzare una nuova «unione amministrativa di settore».

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