DANIELE FREDIANI

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIII



Titolo della tesi: Paesaggi della città convessa. Lo spazio aperto della modernità tra natura e abitare

La presente ricerca si propone di comprendere il ruolo della natura e del progetto di paesaggio nella costruzione dello spazio aperto della città moderna. Attraverso un ribaltamento del punto di vista, che metta al centro dell’attenzione lo “spazio tra le cose” piuttosto che le cose stesse, si dimostrerà come questo spazio, lungi dall’essere il mero residuo di una composizione architettonica, sia, fin dagli albori della modernità, il vero tema di fondo nella costruzione dello spazio urbano del Novecento. Con l’avvento della modernità industriale, il massiccio urbanesimo, le nuove istanze sociali e le nuove catene produttive, nonché la richiesta sempre più pressante di spazi salubri e sanificati, è crollato il modello tradizionale di crescita e sviluppo della città, basato su una continuità di particelle elementari rette da uno spazio pubblico “di contatto”. Di conseguenza è venuta meno la tradizionale opposizione tra città e campagna. Laddove lo spazio pubblico della città storica si manifesta – con Camillo Sitte – come un vuoto che scava una massa, lo spazio aperto della modernità è piuttosto presentato come un vuoto siderale nel quale gli oggetti architettonici si collocano liberamente. Attraverso una diluizione della città nel territorio, i progettisti si sono spesso trovati a dover gestire l’assetto di tale nuova spazialità urbana, non più quella “omeotopica e concava” della città tradizionale, ma quella “eterotopica e convessa” della città moderna (Lucan). Proprio il concetto di convessità è la chiave di lettura adottata per operare l’inversione concettuale che è alla base di questa tesi: ammettendo gli edifici come delle presenze convesse nello spazio libero, quello stesso spazio reclama una nuova struttura formale che “sorregga” la nuova estensione della città e che medi tra la dimensione degli edifici e la scala umana. Cambiando dunque l’angolo di osservazione, e cioè mettendo a fuoco lo spazio aperto come vero oggetto di indagine, è possibile scoprire non senza sorprese come questo, seppur spesso relegato in posizione marginale dalla letteratura storiografica, sia stato in realtà al centro di un pensiero molto più ricco profondo da parte dei suoi artefici. Da un primo studio di catalogazione delle esperienze emerge in effetti un quadro estremamente sfaccettato, sospeso tra posizioni teoriche spesso molto distanti: esaltazione dello spazio libero vs. ricerca di spazialità chiuse e rassicuranti, istanze formalizzanti vs. tendenze all’informale, costruzione scenografica vs. estensione dello spazio quotidiano, scala territoriale vs. ambito domestico. In ogni caso, tuttavia, ciò che emerge con chiarezza in questo lavoro di sistematizzazione è che il ruolo che viene attribuito alla natura e al paesaggio nella città moderna non è mai assimilabile a un vuoto, a una tabula rasa, ma è piuttosto una dimensione intermedia, discreta e rarefatta, che si serve degli elementi naturali per costruire configurazioni spaziali di grande qualità. Inoltre non si tratta di una riflessione posta in sottordine rispetto all’architettura. La natura non ha funzione riempitiva di uno spazio isotropo e indeterminato, ma al contrario è componente fondamentale della costruzione urbana, in grado di orientare le azioni e le percezioni, oltre a condizionare i comportamenti degli abitanti. Lo spazio aperto compartecipa a tutti gli effetti, insieme all’architettura, a costruire e misurare un ambiente urbano che sappia rispondere alle nuove esigenze poste dall’abitare moderno. In altre parole, recuperando una definizione cara a Colin Rowe, si può formulare la tesi che la natura agisca come una possibile “texture” per la città moderna. Questa texture prende il posto che nella città tradizionale veniva affidato alla continuità del costruito, impegnandosi dunque nella definizione delle spazialità varie e articolate che vengono universalmente riconosciute alla città. Ne deriva che la condizione della convessità è solo il presupposto concettuale alla costruzione della nuova città, il grimaldello che apre lo spazio necessario ai nuovi propositi, ma non può in alcun modo coincidere con il suo esito formale, figurativo e percettivo. L’intento di tale prima fase di ricerca non è dunque storiografico, bensì rivolto all’estrazione di traiettorie comuni e temi ricorrenti che riescano in qualche modo a recuperare al progetto di paesaggio contemporaneo gli obiettivi e gli esiti di una fertile sperimentazione. Ma emergono anche alcune prime stimolanti criticità, legate all’intreccio di competenze disciplinari e scala dell’intervento: da un lato si osserva l’assenza di un dibattito disciplinare sullo spazio aperto – all’epoca era ancora visto come pertinenza dell’architettura – e di una vera e propria categoria critica, quella del “paesaggio”, che si sarebbe costruita lentamente negli anni a venire. Dall’altro si evidenzia il deficit di competenze tecniche specifiche che molto spesso hanno impedito di sviluppare fino in fondo le pur molte potenziali intuizioni presenti nei progetti e nelle realizzazioni. Inoltre, uscendo dalla dimensione consolidata e rassicurante del giardino privato e dell’hortus, il progettista si trova a dover fronteggiare il tema ambiguo del fattore di crescita della città che, in equilibrio tra cellula abitativa e territorio vasto, già a partire dagli anni Trenta si stabilizza attorno alla definizione di quartiere/grand-ensemble/housing-estate, inteso come raggruppamento concluso e coordinato di edifici residenziali, strutture per il lavoro e il tempo libero, infrastrutture viabilistiche e, appunto, spazi aperti. Al fine di meglio circoscrivere l’ambito scalare si è deciso di adottare proprio la dimensione intermedia del quartiere come la “taglia urbana” più promettente per tenere insieme le diverse scale in gioco, sia concettuali, sia spaziali. Seguendo allora questo assunto, e accettando la vitalità dei problemi aperti, si è proceduto mettendo alla prova le convinzioni acquisite attraverso l’analisi di tre casi studio ritenuti particolarmente significativi. Questi costituiscono degli innegabili punti notevoli all’interno della più vasta costellazione dei paesaggi della città convessa. I tre casi sono stati selezionati poiché in essi si condensano alcuni dei temi già incontrati del paesaggio moderno, lavorando come fanno rispettivamente sui temi del suolo come dispositivo di percezione (Decima), del palinsesto come invenzione di fondo per il progetto (Les Courtillières) e della vegetazione come medium per l’esperienza spaziale (Lafayette Park). Come si evince dalla selezione si tratta di realizzazioni d’autore molto note, selezionate proprio per testimoniare l’assoluta rilevanza dei temi trattati anche in un dibattito non strettamente interno alla disciplina del paesaggio. Certamente il corpus delle opere è parziale e non esaustivo, ma si ritiene sia adeguato per stimolare la riflessione nei confronti di un ambito di ricerca emerso finora in letteratura solo per frammenti e sempre come questione ancillare al progetto di architettura. Al contrario i casi studio si fanno portatori di una tesi divergente, ossia che la città possa essere progettata proprio a partire da un’idea molto forte di spazio aperto, il quale già negli anni Cinquanta era informato di argomentazioni teoriche mature e strumenti operativi capaci di guidare, a monte, il progetto della città. Alcune di queste categorie sono infine messe a sistema rispetto ai tre casi studio per farvi emergere le figure spaziali ricorrenti: prossemica, soglia, corporeità, domesticità, naturalità, apertura. Infine, in conclusione, si tenta di riannodare il filo di questa esperienza per verificarne l’eredità nella cultura progettuale contemporanea. Con le critiche della modernità infatti il moderno ha subito un brusco punto di arresto. Le molte voci in dissenso hanno ottenuto l’effetto di un violento cambio di rotta che si è manifestato nell’affermazione di uno spazio pubblico configurato, nel recupero di categorie consolidate come la strada e la piazza, nel riequilibrio tra spazio aperto e costruito, nella continuità dell’edificato e dello spazio pubblico configurato come texture. Gli studi che si sono occupati criticamente della città moderna hanno implicitamente adottato punti di vista che le sono estranei, nel tentativo di normalizzarle l’immagine e la struttura. La stessa trasformazione dell’abitare di massa, quando non ha subito il trauma della demolizione, è stata investita da un processo di densificazione le cui logiche non sempre sono riuscita a fare tesoro dei risultati precedentemente raggiunti. Tuttavia, se si guarda alle posture contemporanee del “fare paesaggio”, si possono osservare non pochi punti di contatto. In questo senso il progetto di paesaggio si qualifica come valida opportunità per la trasformazione del disegno interrotto della città convessa.

Produzione scientifica

11573/1702509 - 2024 - GRAB The City. «E Roma intorno è sempre uguale, piena di meraviglie»
Capuano, A.; Frediani, D.; Giancotti, A.; Giovannelli, A. - 02a Capitolo o Articolo
libro: GRAB The City - (9791255540632)

11573/1702678 - 2024 - Il giro di Peppe in bicicletta
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: GRAB the City - (9791255540632)

11573/1702679 - 2024 - Tor Fiscale
Giancotti, Alfonso; Reale, Luca; Frediani, Daniele; Ricciardi, Claudia; Casavecchia, Lorenzo - 02a Capitolo o Articolo
libro: GRAB the City - (9791255540632)

11573/1675676 - 2023 - Kemer
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Piccoli Paradisi. Un racconto di Valtur fra paesaggio e architettura - (979-12-5953-035-6)

11573/1680256 - 2023 - Modernità espansa. Sovrascrittura e sperimentazione
Frediani, Daniele - 01a Articolo in rivista
rivista: ARCHI (- Zurigo; Berna: Verlags-AG der Akademischen Technischen Vereine; ab. Stämpfli Publikationen AG - Bellinzona: Casagrande, 1998-) pp. 17-23 - issn: 1422-5417 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1697484 - 2023 - Caterva
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: The Roman Shelter. Manifesto for the contemporary hut - (9788862423854)

11573/1697486 - 2023 - La costruzione di spazi aperti nei quartieri Harar e QT8 a Milano
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Habitat, territorio, ecologia. La nascita di una cultura del paesaggio in Italia tra difesa e progetto. Vol. 1 - (9788862428484)

11573/1697487 - 2023 - Imitare la natura con un muro. Il Palm Springs Downtown Park
Frediani, Daniele - 01a Articolo in rivista
rivista: INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO (Pubblicemento Srl:Piazza G Marconi 25, I 00144 Rome Italy:011 39 06 54210237, EMAIL: iic@aitecweb.com, Fax: 011 39 06 5915408) pp. 100-103 - issn: 0019-7637 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1701833 - 2023 - Calcestruzzo effetto terra per il cimitero di Montpellier
Frediani, Daniele - 01a Articolo in rivista
rivista: INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO (Pubblicemento Srl:Piazza G Marconi 25, I 00144 Rome Italy:011 39 06 54210237, EMAIL: iic@aitecweb.com, Fax: 011 39 06 5915408) pp. 98-101 - issn: 0019-7637 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1701858 - 2023 - Un portale sull'arte. La galleria di AMAA ad Arzignano
Frediani, Daniele - 01a Articolo in rivista
rivista: INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO (Pubblicemento Srl:Piazza G Marconi 25, I 00144 Rome Italy:011 39 06 54210237, EMAIL: iic@aitecweb.com, Fax: 011 39 06 5915408) pp. 36-37 - issn: 0019-7637 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1702501 - 2023 - Stefano Catucci, Federico De Matteis (eds.). The Affective City. Spaces, Atmospheres and Practices in Changing Urban Territories
Frediani, Daniele - 01d Recensione
rivista: ZARCH (Zaragoza: Departamento de Arquitectura Escuela de Ingeniería y Arquitectura) pp. 242-242 - issn: 2341-0531 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1702916 - 2023 - Figure della città convessa. La costruzione di un lessico dello spazio aperto nei quartieri del moderno
Frediani, Daniele - 04b Atto di convegno in volume
congresso: La ricerca che cambia. Terzo convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, della pianificazione, del design, delle arti e della moda (Venezia; Italy)
libro: La ricerca che cambia. Atti del terzo convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, della pianificazione, del design, delle arti e della moda - (9788831241687)

11573/1678589 - 2022 - Il progetto della sovrascrittura. Città, architettura, costruzione
Bologna, Alberto; Frediani, Daniele; Giancotti, Alfonso - 04b Atto di convegno in volume
congresso: IX Forum ProArch. TRANSIZIONI. L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura (Cagliari; Italy)
libro: IX Forum ProArch. Transizioni. L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura - (9791280379023)

11573/1675679 - 2022 - Topografie della sottrazione. Dalle ex-OGM alla ex-ThyssenKrupp: un percorso commentato in tempo di pandemia
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: The affective city. Il contesto emotivo di due siti deindustrializzati a Torino: Officine Grandi Motori e ThyssenKrupp - (978-88-6242-784-5)

11573/1580283 - 2021 - Paesaggi del Novecento. Autori e progetti
Capuano, Alessandra; Frediani, Daniele - 06a Curatela

11573/1603533 - 2021 - Margini. Da linea a spessore
Cazzaniga, Giulia; Frediani, Daniele; Lentini, Manuel; Marino, Giulia; Monaci, Elisa - 02a Capitolo o Articolo
libro: Considerazioni progettuali aperte sulla Tenuta Presidenziale di Castelporziano - (978-88-98075-43-0)

11573/1577348 - 2021 - Il recinto inverso. La Cité des Courtillières di Émile Aillaud
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Recinti - (978-88-229-0646-5)

11573/1619749 - 2021 - Luigi Moretti e le sequenze dinamiche del Villaggio Olimpico e Decima
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Paesaggi del Novecento. Autori e progetti - (9788862425650)

11573/1565392 - 2020 - La Sapienza della cura urbana
Capuano, Alessandra; Criconia, Alessandra; Celestini, Gianni; Ferretti, Laura Valeria; Giovannelli, Anna; Toppetti, Fabrizio; Lanzetta, Alessandro; Valeriani, Andrea; Damiano, Stefano; Frediani, Daniele; Navarra, Deborah; Tomassini, Eleonora; Gilistro, Magali; Ciccale', Michele - 02a Capitolo o Articolo
libro: La cura delle città. Politiche e progetti - (978-88-229-0552-9)

11573/1480823 - 2020 - Attraverso i vasti spazi. L'immagine della strada da Las Vegas alla via Appia
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Paesaggi e teorie. Una collezione minima - (9788825538861)

11573/1480825 - 2020 - L’infinito raccolto. Paesaggio come opera aperta
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Paesaggi incompiuti. Verso un nuovo glossario - (9788825537659)

11573/1540906 - 2020 - Amburgo / DEU. Dalla città attiva alla città induttiva
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: La cura delle città. Politiche e progetti - (9788822905529)

11573/1494120 - 2020 - Città Universitaria e quartiere San Lorenzo
Valeriani, Andrea; Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: #CuraCittà Roma. La Sapienza della cura urbana - (978-88-229-0550-5)

11573/1344743 - 2019 - Ecologia dell'abitare. Le atmosfere del quotidiano nell'esperienza urbana contemporanea
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Ecologia ed estetica nel progetto di paesaggio - (978-88-255-2597-7)

11573/1345476 - 2019 - Il capitano e la mentuccia. Passaggi nella Campagna Romana
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Roma in movimento. Pontili per collegare territori sconnessi - (9788822903808)

11573/1481464 - 2019 - Context and connections. Urban strategies for reimagining traditional rural settlements in China
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Projects for: Anhai. A critical hypothesis for preservation and transformation - (9788825517057)

11573/1262298 - 2019 - Chambord Inachevé. Un chantier théatral en trois actes
Giancotti, Alfonso; De Sanctis, Andrea; Frediani, Daniele; Zaccagnini, Isabella - 03a Saggio, Trattato Scientifico

11573/1122312 - 2017 - Primavalle. Strategia di intervento
Frediani, Daniele - 02a Capitolo o Articolo
libro: Quattro Quartieri. Spazio urbano e spazio umano nella trasformazione dell’abitare pubblico a Roma - (9788822901064)

11573/1122252 - 2017 - Dalla rigenerazione locale alla rivitalizzazione integrale. I Plan de revitalización del centro tradicional y patrimonial di Bogotá e Managua
Frediani, Daniele; Cristina Petralla, Maria - 02a Capitolo o Articolo
libro: La città creativa. Spazi pubblici e luoghi della quotidianità - (978-88-941296-2-5)

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