Titolo della tesi: Forma ed equilibrio nell’Architettura computazionale; Un framework teorico per la ricerca morfologico-strutturale nella fase ideativa del progetto
La ricerca propone un’indagine, mediante strategie di computational design, per la progettazione di una copertura di grande luce. Stabilito un orizzonte culturale di riferimento di natura scientifico-filosofica, qui argomentato, è definito il concetto di Technischewollen (Technischewollen, volontà di tecnica) come primo risultato della ricerca. Esso costituisce lo scenario di riferimento per determinare un approccio teorico in ragione del quale, successivamente, stabilire una metodologia progettuale: un processo tecno-creativo. Il concept architettonico, risultato grafico finale di questa dissertazione, rappresenta un esempio sperimentale di questa sintesi. Gli algoritmi generativi, propri della modellazione parametrica che, unitamente all’anali si grafica della statica da essi integrati, ossia con lo studio simultaneo de gli equilibri delle forze, conferiscono una coerenza tra forma e struttura in una fase ancora creativa del progetto: early stage of design. Pertanto, è stabilito un framework per la ricerca di una morfologia strutturale che consente un’indagine sistemica e iterativa di geometrie complesse. Queste, generando un dominio di soluzioni formali, in equilibrio, sono validate secondo un approccio dialettico alla progettazione: dialectic form finding. Altresì è costituito un workflow digitale con il fine di gestire il design che, in modo analogo ai meccanismi della morfogenesi naturale e, dunque mediante l’aggregazione di “cellule” strutturali, determina l’immagine formale di un sistema tensegrale. Tale metodologia computazionale, in forza di considerazioni strutturali, stabilisce così un criterio bio-inspired per la progettazione. Considerando che nella fase concettuale di un progetto si assumo no le decisioni che avranno un peso determinante nella risoluzione positiva o negativa dello stesso, di conseguenza, scindendo il momento del concept architettonico da quello relativo alla scelta dei sistemi strutturali, agendo cioè secondo tradizionali metodi di post-engineering, non sempre si è in grado di risolvere le criticità emerse e ormai consolidate durante l’iter progettuale; pertanto, la ricerca sviluppa un metodo generale (ante-engineering) che, attraverso modellazioni parametriche, determina un processo di ingegnerizzazione, fornendo, cosi, le possibili alternative for mali che rendono tecnicamente ed economicamente più efficaci le successive ottimizzazioni; ex-ante Vs post-ante. Tali modellazioni consentono di ponderare simultaneamente la molteplicità degli aspetti progettuali e di valutarne le alternative geometriche più efficienti, presentando così un duplice potenziale: da un lato facilitare il compito del progettista nella scelta delle forme stesse e dall’altro mediare la ricerca formale ed espressiva. L’implementazione delle simulazioni, di cui gli algoritmi grafici ne costituiscono lo strumento operativo, rappresentano un’innovazione metodologica. AAD, Algorithms Aid Design + PSS, particle spring system + DFF, dialectic form finding Questa parametrizzazione del progetto si basa su di un processo tec no-creativo appositamente ideato; una logica computazionale che esige una forte integrazione e compartecipazione multidisciplinare già nella fase ideativa.