Dottorato in PSICOLOGIA E SCIENZA COGNITIVA

Titolo della tesi: DSA nei giovani adulti: resilienza e funzionamento affettivo e psicopatologico

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono una costellazione di condizioni cliniche che si possono associare tra loro e interessano le abilità di lettura, scrittura e calcolo. Tali disturbi hanno un’origine biologica e la loro causa è multifattoriale. Diagnosticarli e intervenire con trattamenti specifici precocemente è fondamentale per il recupero dei percorsi accademici di chi presenta tali disturbi, ma anche per prevenire e affrontare le difficoltà emotive che possono innescarsi e crescere con la complessità del ciclo di studi. La letteratura scientifica sul campo si è soffermata maggiormente sullo studio dell’identificazione precoce delle persone con DSA e sugli interventi per migliorare i loro sintomi cognitivi. Un numero minore di studi, negli ultimi anni ha invece mostrato come le difficoltà psicosociali sono state individuate in persone con DSA anche in età adulta, evidenziando isolamento sociale, difficoltà relazionali e scarso rendimento accademico. Grazie all’applicazione della Legge 170/2010, le università hanno implementato i Servizi dedicati agli studenti università hanno implementato misure che forniscono aiuto agli studenti con dislessia, e il numero degli studenti con DSA che decidono di proseguire il proprio percorso di studi anche dopo la scuola dell’obbligo è in forte crescita. Dato il crescente aumento del numero di studenti che accede agli atenei italiani, nonché la recente normativa che interessa l’applicazione degli adeguamenti didattici anche gli i DSA che accedono al mondo del lavoro (L. 25/2022), la prima parte di questa tesi si è soffermata sull’analisi degli studi che identificavano quali caratteristiche personali degli adulti con DSA potessero predire il loro benessere psicologico. Gli studi individuati per la rassegna sono 27. È emerso che il disturbo specifico di apprendimento non è di per sé un fattore di rischio per le difficoltà emotive o gli esiti internalizzanti ma vi è l'influenza fattori che vanno ad influire sia sugli esiti psicopatologici. Per quanto riguarda gli studenti universitari: mostrano maggiori sentimenti di paura, e tendenza al perfezionismo, mancanza di fiducia in se stessi, insicurezza ed estrema autocritica rispetto ai ragazzi con DSA che non si confrontano con il contesto universitario. In particolare, i soggetti con dislessia sembrano essere estremamente vulnerabili alla frustrazione e provare sentimenti di scarsa autostima e di incompetenza. In letteratura si evince inoltre, per quanto riguarda la popolazione a sviluppo tipico, che elevati livelli di resilienza si associano al benessere psicologico nella popolazione generale e soprattutto negli studenti universitari mentre una correlazione negativa viene osservata con il distress psicologico. A partire dai dati presenti in letteratura, la seconda parte della tesi si basa su uno studio empirico delle caratteristiche personali che possono moderare la relazione fra DSA e benessere fra gli studenti universitari e finalizzato al favorire quindi lo sviluppo di interventi specifici emotivi e adeguamenti didattici di supporto e volti alla valorizzazione di ogni percorso accademico e al favorire il successo universitario. Tra il 2021 e il 2023, hanno partecipato a questo studio un totale di 269 studenti. Non tutti hanno compilato i questionari relativi alle variabili di nostro interesse, per cui il campione che abbiamo preso in considerazione per le analisi ai fini di questo lavoro è composto da 165 studenti, 86 studenti con diagnosi di DSA, 79 a sviluppo tipico. Sono state valutate: le modalità di risposta comportamentale di fronte a circostanze o attività nuove o insolite, i livelli di autonomia e del comportamento adattivo, i comportamenti ripetitivi, lo stato di salute percepito, problemi internalizzanti, i livelli di perfezionismo. È stato valutato, inoltre, lo stress percepito nel sostenere gli esami. I risultati del modello di mediazione indicano che negli studenti con DSA le strategie cognitive maladattive di regolazione emotiva (CERQ-D) mediano negativamente la relazione tra resilienza e depressione. Questo comporta che una maggiore resilienza riduca il ricorso a strategie di regolazione emotiva disfunzionali, le quali predicono più alti livelli di depressione Sarebbe dunque opportuno prevedere programmi di counselling per migliorare la resilienza degli studenti con DSA negli atenei.