Andrea Cardarelli è un archeologo specializzato nella Preistoria e Protostoria europea e mediterranea. Ha completato i suoi studi presso l'Università La Sapienza di Roma e ha ricoperto la carica di Direttore del Museo Archeologico ed Etnologico di Modena dal 1982 al 2002. Dal 2002 è Professore Ordinario di Preistoria e Protostoria, inizialmente presso l'Università di Modena e Reggio Emilia e successivamente, dal 2007 in poi, presso l'Università La Sapienza di Roma.
Durante la sua carriera, Cardarelli ha diretto e co-diretto numerose campagne di scavo archeologico in insediamenti e cimiteri dell'Età del Bronzo e dell'Età del Ferro. Tra i siti coinvolti ci sono Casinalbo, Tabina di Magreta, Baggiovara, Gaggio di Castelfranco Emilia, Cave Macchioni di Spilamberto, Campagnola di Palagano, Monte S. Giulia di Monchio e Cava Fallona di Savignano nell'area dell'Emilia; Pieve di Carpegna (PU), Monte Cimino (Soriano nel Cimino – VT) e Monte Croce Guardia (Arcevia - Ancona) nel Centro Italia; e Grotta Pavolella e Broglio di Trebisacce (CS) nel Sud Italia. Dal 2023 ha la direzione scientifica dello scavo di Frattesina di Fratta Polesine.
È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, tra cui 7 monografie e rapporti di scavi, numerosi articoli su riviste internazionali e nazionali sottoposte a peer-review. Presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università La Sapienza di Roma, Cardarelli è il coordinatore della sezione di Archeologia.
Nel 2004 è’ stato responsabile dell’Unità di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia per il progetto PRIN “Aspetti dell’artigianato specializzato nelle società antiche; dalla protostoria all’età romana. Un approccio archeometrico per lo studio di bronzi e vetri”. Nel 2008 è stato responsabile dell’Unità di ricerca dell’Università Sapienza di Roma per il progetto PRIN “Fortificazioni, acquisizione di beni e ricchezze, concentrazioni del potere nell’Italia protostorica”. Dal 2020 è Principal investigator del Progetto PRIN “ Herds: strategie e ruolo dell’allevamenti nelle dinamiche economiche delle società protostoriche del Mediterraneo centrale”.
Dal 2019 ricopre il ruolo di direttore editoriale di Origini - Rivista di preistoria e protostoria delle antiche civiltà. Inoltre, dallo stesso anno è membro del comitato scientifico del Museo delle Civiltà. Dal 2023 è membro del Consiglio Scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Nel corso della sua carriera ha integrato la ricerca scientifica con l'impegno pubblico nell'ambito dell'archeologia. Ha ideato e coordinato numerose mostre archeologiche, tra cui "Terramare: La più antica civiltà padana" (Modena 1997, con M. Bernabò Brea e M. Cremaschi), "Le Urne dei Forti: Storie di vita e di morte in una comunità dell’età del Bronzo" (Modena 2014, con C. Zanasi) e "Etruschi Maestri artigiani" (Cerveteri-Tarquinia 2019, con A. Naso).
Dal 1998 al 2004 ha diretto il progetto europeo Archeolive; Parco archeologico della Protostoria europea, finanziato nell'ambito del Programma Raphael (UE). Ideando e dirigendo la realizzazione del parco archeologico e il museo all'aperto della Terramara di Montale.