ALFONSO LIPARULO

Dottore di ricerca

ciclo: XXXV



Titolo della tesi: Scuola e patrimonio storico fra esigenze d'uso e problemi conservativi. Un approfondimento attraverso il caso-studio del palazzo Barberini 'ai Giubbonari

Il concetto moderno d’istruzione universale, capace di permettere a tutti di comprendere e gestire razionalmente la realtà, nasceva durante l’illuminismo, humus culturale da cui prendevano le mosse anche le prime teorie sul restauro. Eppure davanti all’architettura mentre l’approccio della prima è di tipo funzionale, quello del restauro è di tipo conservativo e valoriale: il restauro antepone la conservazione dei valori alla funzione o alle funzioni che vanno individuate tra quelle più compatibili, in un ventaglio di possibili scelte. Solo di recente, l’allargamento dell’ambito d’azione del restauro, ha posto la sua attenzione sull’edilizia scolastica: dopo 150 dall’apertura della prima scuola pubblica a Roma, molti edifici risultano sottoposti a tutela, alcuni costruiti per tale funzione e altri riadattati. Appare utile indagare come su questi edifici funzione e tutela dialoghino, attraverso lo studio di un caso esemplificativo individuato nel palazzo in via dei Giubbonari 41/Arco del Monte 99. Tale scelta muove dalle importanti e diverse trasformazioni avvenute nel tempo: palazzo aristocratico dalla famiglia Barberini a metà del Seicento; casa generalizia dei carmelitani nella prima metà del ‘700; sede di alcune importanti istituzioni pubbliche con il Monte di Pietà. A queste, dal 1883, si sono aggiunte le trasformazioni volute dal Comune di Roma che, dopo l’acquisto, ha riconfigurato il palazzo per farne sede di istituzioni scolastiche e assistenziali. A rendere difficile l’equilibrio tra gestione della funzione e conservazione delle preesistenze sono la presenza di differenti istituzioni scolastiche e una pluralità di attori coinvolti che spesso intervengono in maniera non coordinata con risultati a volte tra loro opposti. La definizione di linee guida appare una ipotesi concreta di armonizzare gli interventi edifici tutelati che, come questo, ospitano scuole. La definizione di linee guida è scaturita da una lettura critica delle problematiche inerenti al palazzo oggetto di studio che, in piccolo, pare racchiudere tutte le criticità riscontrabili in parte e in grado diverso, anche negli altri edifici scolastici ormai sottoposti a tutela.

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