Dottorato in TECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE MALATTIE DELLO SCHELETRO,
DELLA CUTE E DEL DISTRETTO ORO-CRANIO-FACCIALE

Titolo della tesi: STUDIO IN VITRO DELLE CARATTERISTICHE CHIMICO-BIOLOGICHE DEI CEMENTI BIOCERAMICI

Scopo: i cementi a base di silicato di calcio rappresentano materiali innovativi dalle eccellenti proprietà, che hanno fornito in ambito endodontico risultati prevedibili e di elevato tasso di successo. Vengono impiegati come agenti per la terapia della polpa vitale di denti decidui o permanenti, nonché come cementi endodontici in caso di perforazioni o riassorbimenti radicolari, nel trattamento di elementi dentari permanenti ad apice immaturo o in procedure endodontiche rigenerative. Pertanto, è fondamentale dimostrare le proprietà di biocompatibilità e antibiofilm di questi cementi bioattivi al fine di supportare il loro utilizzo di successo in campo clinico, che è stato lo scopo di questo studio in vitro. Materiali e Metodi: sono state effettuate analisi per valutare la biocompatibilità di due cementi bioceramici, ProRoot MTA e Biodentine, mediante colture cellulari di cellule Saos-2 su campioni dei due materiali ed in presenza di eluato, attraverso saggio di vitalità MTT, analisi del pH, analisi dello stress ossidativo e valutazioni di immunofluorescenza e morfologiche tramite imaging SEM. L’efficacia antimicrobica e antibiofilm è stata testata valutando la capacità di formazione del biofilm di Streptococcus mutans su dischi di ProRoot MTA e Biodentine mediante dosaggio Crystal Violet. Risultati: le cellule Saos-2 hanno mostrato una citotossicità dose-dipendente per entrambi i materiali, sebbene nel caso del ProRoot MTA si denota una migliore vitalità rispetto al Biodentine. I materiali analizzati hanno dimostrato produzione di ROS, inferiore nel caso dell’MTA, e dalle immagini di immunofluorescenza del citoscheletro e delle adesioni focali si evidenzia un migliore stato cellulare nei trattamenti con ProRoot MTA rispetto al Biodentine. Questi dati sono supportati anche dalle indagini morfologiche eseguite con l’ausilio del microscopio elettronico a scansione a pressione variabile (VP-SEM). Le proprietà antibatteriche e antibiofilm hanno mostrato una forte inibizione tempo-dipendente della colonizzazione superficiale di S. mutans di entrambi i cementi, anche in questo caso più efficiente per il ProRoot MTA. Conclusioni: i cementi presi in esame si sono dimostrati biocompatibili e con proprietà antibiofilm, validandone l’utilizzo in campo clinico.