ALBERTA PISELLI

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVII



Titolo della tesi: Paesaggi della protesta. Mappe e fenomenografie di atmosfere collettive

Nonostante l’ovvietà secondo cui ogni azione ha necessariamente luogo da qualche parte, lo spazio è rimasto a lungo un aspetto poco indagato nelle analisi sulle mobilitazioni collettive. Negli studi urbani, infatti, solo a partire dagli anni 2000 comincia a diffondersi una sensibilità sul tema della dimensione spaziale delle proteste. Nessuno studio, però, indaga direttamente il fenomeno a partire dalla prospettiva delle atmosfere, intese come “quasi-cose” che abitano una determinata situazione spaziale (Böhme, 1993; Schmitz, 2011; Griffero, 2013). Anche la disciplina del paesaggio, da qualche anno, considera le atmosfere come traiettoria teorica di riferimento. Tale concetto infatti “nomade” migra, circola, traduce – e tradisce – le sue origini filosofiche, sulla base di volta in volta, di ulteriori fecondi intrecci disciplinari. A tal proposito, la prospettiva delle atmosfere affettive (Anderson, 2009) e delle atmosfere urbane (Gandy, 2017) precisa il concetto attraverso un accento culturale e politico, considerando le atmosfere come fenomeni corporei condivisi. Se alcuni autori parlano di atmosfere collettive (Runkel, 2018; Trigg, 2020) altri di ambiances politici (Masson, Thomas 2020), anche questo studio, lavorando in continuità con questi, si prefigge di coniugare la questione di una aistetica come teoria della conoscenza sensibile con i processi sociali e le dinamiche di potere che animano lo spazio. Così come l’atmosfera è un concetto vago, anche il paesaggio, infatti, pur godendo di una certa diffusione, non conosce univocità in termini di definizione. Definiamo “paesaggi della protesta” quella condizione alterata ed eccitata di paesaggio, attraverso cui emergerebbe in modo più nitido lo spessore sempre atmosferico di questo. Questi rappresentano infatti da un lato un’occasione di indagine rispetto alle teorie sul paesaggio, dall’altro uno spazio di sperimentazione in termini di nuovi codici – mappe e fenomenografie – in grado di descrivere la complessità, sociale e atmosferica, del reale. La folla – con riferimento alla fenomenologia di Elias Canetti – e la capanna in senso lato – con riferimento alla modalità di presidiare il territorio dei “nuovi Walden” attivisti ambientalisti – individuano due forme della contemporaneità del paesaggio della protesta, declinate secondo un minimo comun denominatore: la dimensione affettiva. Se la prima rappresenta un vettore di affetti, attraverso il fenomeno della “trasmissione” e della “risonanza” (Brennan, 2004; Rosa, 2020), la seconda identifica il campo di protesta come “infrastruttura affettiva” (Näre, Jokela, 2023), attraverso ripetizioni di rituali e pratiche condivise. In tal senso, anche i due casi di studio – il movimento anti-ELAB di Hong Kong 2019-2020 e la ZAD di Notre-Dame-des-Landes – documentano i paesaggi della protesta come cifra del nostro tempo. Non necessariamente a confronto, ma come estratti di particolari manifestazioni di un più ampio insieme, entrambe queste condizioni di protesta, attraverso uno sguardo fenome¬nologico, intendono fotografare trame invisibili e inafferrabili, le une nascoste nei boschi negli interstizi del capitalismo, le altre velocissime, in grado di sfuggire anche ai super-panottici dei sistemi tecnologici più avanzati. Tale studio identifica un tentativo di indagare lo spazio vissuto di alcuni paesaggi della protesta, attraverso la costruzione di una metodologia di indagine che tenta di ibridare mappe e fenomenografie. In termini più generali, si posiziona in un intermezzo disciplinare che tiene insieme l’istanza estetica e sociale del paesaggio, suggerendo secondo una certa “chiamata” del nostro tempo, alcuni accenti su questioni centrali della contemporaneità, fra cui si menzionano i termini “precarietà” e “atmosfera”.

Produzione scientifica

11573/1713981 - 2024 - Walking through ruins as practice of re-signification territories
Piselli, Alberta - 04d Abstract in atti di convegno
congresso: CIST2023 - Apprendre des territoires / Enseigner les territoires, Collège international des sciences territoriales (CIST) (Aubervilliers, Campus Condorcet, centre des Colloques, France.)
libro: HAL open science - ()

11573/1724838 - 2024 - Affects and Rituals through the ZAD. The Phenomenon of Propagation in Protest Atmospheres.
Piselli, Alberta - 04d Abstract in atti di convegno
congresso: 5th International Congress on Ambiances (Lisbona)
libro: Lisbon's book of abstracts. Sensory Explorations. Ambiances in a changing world. - ()

11573/1695727 - 2023 - Sulla Natura della Scarzuola di Tomaso Buzzi. La sinfonia che risarcisce la perdita
Piselli, Alberta - 02a Capitolo o Articolo
libro: Bestiario. Nature e proprietà di progetti reali e immaginari - (9788857598383)

11573/1709473 - 2023 - Includere le dimensioni nascoste. Oltre la prossemica di E.T. Hall e J. Gehl
Piselli, Alberta - 02a Capitolo o Articolo
libro: Paesaggio Inclusione - (978-88-6242-906-1)

11573/1695709 - 2023 - Atopia in Celleno Ghost Town. Phenomenology in three acts
Piselli, Alberta; Geraci, Giuseppe; Ahon Vasquez, Lisbet Alessandra - 01a Articolo in rivista
rivista: ATLANTIS (Delft : Polis, Podium voor Stedebouwkunde) pp. 14-21 - issn: 1387-3679 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1687643 - 2023 - Il parkour: tra denuncia e ri-significazione dello spazio urbano
Piselli, Alberta; Ugolini, Marco - 01a Articolo in rivista
rivista: OFFICINA (Venezia: Officina) pp. 56-65 - issn: 2384-9029 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1670701 - 2022 - Il cammino come spazio di coesistenza tra l'uomo e le altre specie. Riflessioni a partire da una prossimità nociva
Piselli, Alberta - 01a Articolo in rivista
rivista: IN FOLIO (Palermo : Dipartimento Città e Territorio) pp. 92-101 - issn: 1828-2482 - wos: (0) - scopus: (0)

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma